MANTOVA Rilanciare i negozi del centro e di tutta la città, valorizzando, in particolare, le tipicità mantovane. È uno dei propositi contenuti nel programma del candidato sindaco del centrodestra Stefano Rossi, che per l’occasione ha coniato lo slogan “Se ami Mantova, compra Mantovano”. «La nostra città, nella veste di capoluogo, deve saper attrarre i prodotti di tutta la provincia, favorendone così il commercio: è pertanto possibile e doveroso porre in essere azioni che colleghino i commercianti mantovani e i loro prodotti, evitando antagonismi, ma creando sinergie, con eventi condivisi anche e soprattutto dagli attori principali, ossia chi deve vivere con il proprio lavoro – dichiara Rossi, che rumors di questi giorni vorrebbero ormai vicino all’accordo anche con Forza Italia dopo avere già incassato l’ok di Fratelli d’Italia e ovviamente della Lega -. Unire commercianti e prodotti tipici mantovani, individuando percorsi che facciano crescere le attività e contemporaneamente rendano viva la città, sarà una nuova sfida alla quale tutti vorranno partecipare». Non vi è tema più attuale soprattutto se si guarda allo scenario che il commercio sta vivendo a livello nazionale con una costante perdita di esercizi commerciali sul territorio. Il calo generalizzato dei consumi e diverse decine di imprese in meno in provincia rispetto allo stesso periodo dello scorso anno fanno presagire nulla di buono anche nei prossimi mesi. Tuttavia Rossi è convinto che vi siano i margini per invertire la desertificazione del centro e delle periferie cittadine, la cui crisi, negli anni passati, è cominciata con il via libera smodato alla grande distribuzione. «Mantova deve tornare ad attirare gente, non ad allontanarla. Per questo il nostro progetto prevede il miglioramento delle infrastrutture, la creazione di parcheggi e, contestualmente, rivalutare l’opportunità di far tornare gratuiti quelli esistenti nei giorni festivi. Ecco perché – prosegue Rossi – accanto ad azioni ormai da troppo tempo attese di riduzione della pressione fiscale e del costo del lavoro, crediamo sia necessario che gli amministratori facciano la loro parte, favorendo i negozianti e di conseguenza la loro clientela, e creando un successivo incremento delle opportunità, cosa che negli ultimi cinque anni è completamente mancata». Un processo che sarebbe facilitato dal mai sopito interesse del cliente per la pregevolezza delle merci, la varietà dell’offerta commerciale e l’autenticità dei rapporti umani, oltre che dal bisogno di un contesto che assicuri piacevolezza, esclusività e bellezza, più facili da ritrovare in un luogo urbano adeguatamente valorizzato, che in un contenitore di consumo artificiale. E Mantova sotto quest’aspetto non è seconda a nessuno.
Matteo Vincenzi