Sottopasso, preliminari da oggi e poi cantiere per più di due anni

MANTOVA Saranno solo cinque giorni da oggi, sino al 9 agosto (salvo dilatazioni in corso d’opera), quelli occupati dal cantiere di via Luzio, nel quale Aqa, ramo operativo della Tea, darà corso agli interventi preliminari ai sottoservizi per consentire a breve la realizzazione del sottopasso ferroviario di piazzale Porta Cerese. Contestualmente, sempre Aqa, insedierà un secondo cantiere in via Parma, interessando l’intersezione con viale Guerra. In via Luzio il tratto interessato dai lavori è quello compreso tra piazzale Porta Cerese e via 8 Marzo.
Saranno 810 giorni di intervento per realizzare l’infrastruttura di by pass ripartiti in 6 fasi, oltre a quella preliminare di predisposizione e insediamento del cantiere.
Ma non è indenne da preoccupazioni sin d’ora il maxi-intervento per bypassare la tratta ferroviaria Mantova-Monselice, nonostante più volte lo stesso sindaco Mattia Palazzi abbia tranquillizzato tutti annunciando che pressoché mai verrà chiusa la circolazione. Nel caso dei lavori in via Luzio sta già agitando l’animo dei residenti l’annuncio iniziale del Comune, poi ridimensionato dal sindaco, che almeno 8 dei 23 tigli di via Luzio potrebbero essere sacrificati, e poi sostituiti.
Già per oggi, data di inizio lavori, sono annunciate azioni. Qualcuno addirittura minaccia di volersi incatenare agli alberi, come conferma il consigliere di Forza Italia Pier Luigi Baschieri. Dal canto suo Palazzi getta acqua sul fuoco: «Stiamo lavorando da giorni con i tecnici di Tea per trovare una soluzione che eviti di rimuovere otto degli alberi nella via, lato Mps. Sono contento perché si è trovata la soluzione. Il cantiere per forza di cose durerà qualche settimana in più perché si taglierà più in profondità al centro della strada (oltre 4 metri e mezzo), ma sarà fatto in una sola volta. In tal modo, anche se sarà più complesso il cantiere, non sarà necessario rimuovere gli alberi, salvo e solo salvo che non si verifichino problemi all’apparato radicale. Speriamo di no, lo sapremo solo in cantiere» conclude Palazzi.