MANTOVA – Da Roma al Mantovano per piazzare importanti partite di droga. L’altra notte, nell’ambito della sempre costante attività di contrasto allo spaccio di stupefacenti da parte della Squadra Mobile di Mantova, svolta in questo caso in sinergia con gli omologhi uffici investigativi della questura di Roma e del commissariato Flaminio Nuovo, personale dalla sezione antidroga è pervenuto all’arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti di un pericoloso pregiudicato albanese, J.M., classe 1983, irregolare sul territorio nazionale. Le indagini che hanno condotto all’importante risultato investigativo hanno avuto origine da un’indiscrezione raccolta dai poliziotti circa il presunto spostamento, per “affari”, nel comune di Volta Mantovana di un personaggio indicato come “corriere della droga della Capitale”; notizia questa che ha immediatamente allertato gli uomini della sezione antidroga i quali, tramite servizi di appostamento e monitoraggio del territorio, sono riusciti in brevissimo tempo ad identificare il soggetto e quindi a localizzarlo e a trarlo in arresto. Il blitz è scattato nella tarda serata di mercoledì quando il soggetto è stato individuato all’interno di un esercizio ricettivo che questi utilizzava unitamente ad un suo compagno di viaggio quale “appoggio” per la propria attività illecita. Il personaggio in questione si è rivelato una conoscenza di vecchia data delle forze di polizia, con un nutrito trascorso criminale nel mondo degli stupefacenti. Immediatamente associato alla casa circondariale di via Poma, l’arrestato dovrà ora scontarvi la pena di un anno e dieci mesi di reclusione comminatagli con ordine di esecuzione di pene concorrenti emesso dalla Procura Generale della Corte d’Appello di Roma per condanne relative a più episodi di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Il questore Paolo Sartori ha inoltre già dato disposizioni all’ufficio immigrazione della questura di piazza Sordello di vagliare la posizione del pusher onde procedere, una volta espiata la pena, alla sua espulsione dal territorio nazionale.