Mantova Un colpo andato a vuoto per un bottino mancato di “ben” 49 euro. È quanto contestato a un cittadino nordafricano, da tempo ormai irreperibile, finito sotto accusa nel 2023 per un tentativo di furto risalente a cinque anni fa. Nello specifico i fatti a lui contestati afferiscono all’estate del 2019 quando, all’interno del centro commerciale “Il Gigante”, a Curtatone, aveva cercato di arraffare dagli scaffali un rasoio elettrico di nemmeno 50 euro di valore. Un raid predatorio stroncato infatti sul nascere a fronte del pronto intervento del personale di vigilanza del negozio che, visto il soggetto armeggiare con fare sospetto tra le corse dell’esercizio, l’aveva bloccato una volta raggiunte le casse. A quel punto, era quindi scattata immediata la telefonata ai carabinieri i quali, giunti a stretto giro sul posto, avevano provveduto ad identificarlo e arrestarlo. Una volta però rimesso in libertà, l’aspirante ladro non aveva tardato a far perdere le proprie traccie, divenendo di fatto “uccel di bosco”. Una situazione di irreperibilità a tutt’oggi ancora persistente, già appurata un paio di anni più tardi dal difensore d’ufficio dell’accusato – l’avvocato Cristian Pasolini – e precedente al decreto di rinvio a giudizio datato 2023. Per questo ieri, in sede di prima udienza innanzi al giudice Raffaella Bizzarro, stante lo spauracchio di istruire un processo senza imputato e quindi destinato a cadere in un nulla di fatto (a fronte della legge Cartabia), si è deciso di rinviare il tutto, per decretarne il non luogo a procedere, a reato già prescritto.