MANTOVA – Le disponibilità finanziarie della Diocesi di Mantova nel 2022 sono diminuite del 9% nonostante un avanzo di esercizio raddoppiato rispetto al 2021. Una perdita che sarebbe però compensata dalla riduzione del debito a breve termine verso le banche. Ma dietro i numeri del rendiconto economico 2020-2022 presentati ieri dalla Diocesi di Mantova affiora il calo di sottoscrizioni con l’8 per mille. La chiesa mantovana, dunque, parla di soldi ma analizza le principali problematiche e indica delle soluzioni. Alla crisi delle vocazioni, ormai cronica, si aggiunge ora quella delle donazioni alla chiesa cattolica, che per quel che riguarda l’aspetto meramente amministrativo ora punta su quella che può essere definita una esternalizzazione. Il vescovo di Mantova Marco Busca lo ha spiegato in modo molto chiaro. Da un lato c’è l’invecchiamento del “personale”, ovvero i sacerdoti, causato dalla crisi delle vocazioni. Questa criticità dell’invecchiamento dei sacerdoti pone sempre più urgentemente il problema dell’amministrazione delle parrocchie, «Ritengo sia giunto il momento di procedere nella creazione di una rete diocesana di referenti laici – osserva al riguardo il vescovo Busca -, che possano alleviare i presbiteri dal considerevole peso della funzione amministrativa e, allo stesso tempo, favoriscano un dialogo costruttivo tra gli uffici amministrativi della diocesi e le comunità parrocchiali, creando spazi di formazione e confronto, anche in ragione di normative sempre più articolate, complesse e rigorose». «Quest’anno – precisa l’economo diocesano Nicola Grassi – ci concentreremo non soltanto sui numeri, comunque necessari, ma soprattutto sulla condivisione di alcune piste progettuali che potrebbero risultare utili alle singole parrocchie e aprire cantieri di pensiero e azione capaci di affrontare le sfide del presente con una rinnovata creatività pastorale». Una linea di rinnovamento in cui si inserisce anche la crescente responsabilità delle figure dei laici economi delle comunità. Riguardo al calo delle firme per l’8 per mille a favore della chiesa cattolica, per quel che riguarda la Diocesi di Mantova la differenza tra il 2022 e l’anno precedente è stata di circa 100mila euro. Nel 2021 i fondi Cei 8 per mille erano stati per 591.530 euro, mentre l’anno scorso sono stati 480.017 a segnare una flessione dopo la ripresa post-Covid (il dato del 2020 era di 376.603 euro). Tra le risorse su cui puntare il vescovo Busca indica «la valorizzazione e il riuso del patrimonio», per quella che lo stesso prelato definisce una sfida decisiva per la diocesi mantovana.