BOLOGNA Guarda al di là dell’oceano, verso gli Stati Uniti, il programma del concerto della Stagione Sinfonica 2022 del Comunale di Bologna che sabato 26 febbraio alle 20.30, all’Auditorium Manzoni, vede protagonisti la Direttrice musicale del Teatro felsineo Oksana Lyniv, il clarinettista Alessandro Carbonare come solista e l’Orchestra del TCBO. La serata si apre con la pagina più celebre del compositore statunitense Samuel Barber, ovvero l’Adagio per archi, che ha fatto da colonna sonora a momenti storici come l’annuncio della scomparsa del presidente americano Franklin Delano Roosevelt o i funerali di personalità come Albert Einstein e J.F. Kennedy, ed è stata presa a prestito dai registi David Lynch e Oliver Stone nei rispettivi film The Elephant Man e Platoon. Composto nel 1936, il brano è stato eseguito per la prima volta nello studio 3H della NBC a New York nel 1938 con un grande direttore italiano sul podio: Arturo Toscanini. È stato presentato al pubblico nello stesso luogo, ma nel 1950, il Concerto per clarinetto di un altro noto compositore statunitense del Ventesimo secolo, Aaron Copland, che lo scrisse nel 1948 durante un soggiorno in Brasile. Fu il clarinettista Benny Goodman, soprannominato “King of swing” e protagonista della prima esecuzione con la direzione di Fritz Reiner, a commissionarlo a Copland. Il Concerto è interpretato a Bologna da Alessandro Carbonare, al suo debutto con la compagine del TCBO, Primo clarinetto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, che venne anche invitato da Claudio Abbado a ricoprire lo stesso ruolo nell’Orchestra del Festival di Lucerna e nell’Orchestra Mozart. Completa il programma la Sinfonia n. 9 in mi minore op. 95 di Antonín Dvořák, detta “Dal nuovo mondo”, realizzata dal compositore boemo tra il 1892 e il 1893, mentre era Direttore del Conservatorio di New York, e subito eseguita alla Carnegie Hall con la direzione di Anton Seidl. Per la sua ultima sinfonia, Dvořák decise di prendere spunto (non senza fare un po’ di scalpore) da temi e melodie degli Indiani, i nativi d’America, e dai «cosiddetti canti delle piantagioni» perché – sosteneva – «sono davvero le melodie più suggestive e accattivanti di questo lato dell’acqua». La Sinfonia “Dal nuovo mondo” è oggetto di una sperimentazione di registrazione e post-produzione del suono con sistema Dolby Atmos, avviata dal Teatro Comunale di Bologna in collaborazione con Fonoprint e con il pieno coinvolgimento della direttrice d’orchestra Oksana Lyniv. Atmos è un sistema in grado di offrire un’esperienza immersiva nell’ascolto di una performance orchestrale, aggiungendo alle componenti fondanti della musica (ritmo, melodia, armonia, timbro) una spazialità tridimensionale. Obiettivo del Comunale è offrire l’ascolto di questa pagina in Dolby Atmos attraverso le principali piattaforme digitali internazionali, favorendo la diffusione della musica classica a un pubblico il più ampio possibile. Nata a Brody, in Ucraina, Lyniv è stata la prima donna chiamata a dirigere al Festival di Bayreuth la scorsa estate e da gennaio 2022 è Direttrice musicale del TCBO, prima donna ai vertici di una Fondazione lirico-sinfonica italiana. Dopo questo concerto, sarà nuovamente sul podio bolognese nel corso della Stagione 2022 per dirigere Iolanta di Čajkovskij in forma di concerto ad aprile, e in ottobre per un appuntamento sinfonico e per l’opera Andrea Chénier di Giordano.