Festivaletteratura 2024 – Franco Cardini e Marina Montesano: “La Trinità? È fatta di quattro persone compresa la Vergine Maria”

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Mantova Sante, dee, streghe, veggenti, dive e madri. Sono le protagoniste di “Donne sacre”, il libro di Franco Cardini e Marina Montesano presentato, insieme all’antropologa Elisabetta Moro, nella Basilica Palatina di Santa Barbara.
“Il nostro è un libro nato per caso”, ammette Marina Montesano, “quando lo abbiamo iniziato non sapevamo nemmeno dove lo avremmo portato. L’unico punto fermo era analizzare perché la figura della donna è così presente nel sacro, soprattutto in quanto viviamo in società desacralizzate”.
“Il femminile trionfa su tutto”, dice Franco Cardini, “il femminile archetipo è presente in tutte le tradizioni. Anche la cavalleria è un sistema femminile. Le donne vincono anche sul Cristianesimo. La trinità in realtà è fatta di quattro persone compresa la Vergine Maria. Questo significa che dobbiamo ripensare le società in cui viviamo. Gender e femminismo sono il volto di quello che nell’Ottocento era stata la femme fatale e ancora prima donna angelicata”. Due autori dalla parte del diavolo, quella delle donne, come li definisce Elisabetta Moro. Per l’autore di “I Re Magi e “La deriva dell’Occidente”, “l’omicidio è un atto di resa e di invidia dell’assassino nei confronti della vittima”. Una visione che per Cardini spiegherebbe l’alto numero di femminicidi nella nostra società.
Le donne citate nel testo vanno da Cibele a Maria di Nazareth, da Melusina Giovanna d’Arco a Greta Garbo. “Ci siamo soffermati molto sui diversi tipi di santità”, spiega l’autrice di “Maleficia” e “Streghe”, “a noi interessava particolarmente quella mistica. Una donna che parla con Dio da cui riceve un messaggio che trasmette alla comunità. Quando questo messaggio non arriva direttamente ecco allora le visioni mariane”.
Ildegarda di Bingen che vive nel XII secolo, epoca dalle grandi aperture anche alla cultura araba, è un’eccezione. Il suo status di Badessa le permette di non dover ricorrere all’istituzione maschile per mettere in atto le sue cure “magiche”. Lei si rivolge a Dio eppure fa un utilizzo autonomo degli elementi naturali, delle proprietà delle pietre, delle ore del giorno e della notte. Una figura femminile di straordinaria attualità.