“Ai ladri, da adesso si spara”: dopo i raid a Pradello spunta l’avvertimento

PRADELLO  (Villimpenta) – Dall’Hinterland all’Est Mantovano, da Curtatone a Pradello di Villimpenta fino a Casale di Roncoferraro, dove l’altra sera, poco prima di cena, è stato segnalato un ennesimo tentativo di intrusione: ritorna l’incubo dei furti in diverse parti della provincia. Raid ladreschi che stanno preoccupando non poco i cittadini. I vari residenti, esasperati, stanno condividendo testimonianze e descrizioni sui social, cercando di mettere in guardia i cittadini e auspicando un intervento delle autorità per porre fine all’escalation. I carabinieri e le forze dell’ordine fanno il possibile e spesso anche l’impossibile, il controllo del vicinato è senz’altro un aiuto prezioso, ecco perché i cittadini che abbiamo avuto modo di sentire ieri mattina, fra cui coloro che si sono visti la casa violata da malviventi spregiudicati, hanno idee precisa e pressoché unanimi. «In primis mancano le risorse umane ed economiche per fronteggiare l’azione dei malviventi e in secondo luogo qui in Italia manca la certezza di una pena adeguata». C’è chi, come un 60enne di Pradello che al mattino si è trovato la serratura forzata («ma per fortuna che avevo i catenacci che hanno “tenuto”», ndr) non si è fatto troppi problemi a dire come la pensa, e abbiamo modo di credere che sia uno sfogo comune a molti: «Troppa gente che dal mattino alla sera gira senza fare nulla, un tempo nella mia via conoscevo tutti, adesso sembra di vivere all’estero. Ma queste persone, poi, sono tutte in regola?». Un altro residente, fortunatamente “risparmiato” dall’ultima ondata di furti, allunga l’orizzonte: «Il problema è che se li beccano, tanto poi c’è chi li mette fuori…». Parole che danno la dimensione della sfiducia che il cittadino medio ormai ripone nel sistema giudiziario del nostro Paese. Della stesso tenore anche il commento di una signora di Eremo, vittima di due furti nel giro di pochi mesi: «Mi hanno manomesso la portafinestra della cucina e poi sono entrati mettendo tutto sottosopra. Una scena che non riesco a dimenticare e che ancora mi crea ansia». La dinamica si ripete: persone sospette che osservano le abitazioni dall’esterno e si avvicinano preferibilmente quando i proprietari sono fuori, ma che, come abbiamo visto, oggigiorno non si fanno scrupoli nemmeno a “sfidare” la presenza dei locatari. Intanto sono persino spuntati dei manifesti provocatori indirizzati ai ladri: “Avvertimento: da adesso si spara”. L’ultimo tentativo, come abbiamo anticipato in premessa, è avvenuto a Casale. Appena imboccato la vie per rientrare a casa, l’uomo ha subito notato una figura sospetta vicino al portone; ma svoltando con l’auto nel vicoli con i fari ha scoperto un secondo intruso in giardino, probabilmente pronto per compiere un’effrazione. Colti sul fatto, i due ladri sono fuggiti a gambe levate verso la strada, dove evidentemente un complice in auto li stava attendendo. Anche chi confidava con ottimismo nel motto “verranno tempi migliori”, pare abbia ormai perso ogni speranza.

Matteo Vincenzi