MAGNACAVALLO – i allenta la tensione con l’ingresso nella Fase 2 ed ecco rispuntare, con sconcertante tempismo, fenomeni di illegalità, come la mediazione non regolare di braccianti agricoli, meglio conosciuta come “caporalato”: due aziende agricole di Magnacavallo sono state controllate venerdì e quattro persone denunciate. Tre di esse, tra cui un uomo di nazionalità marocchina, per caporalato e una per occupazione di cittadino straniero privo di permesso di soggiorno. Ovviamente per le due aziende è scattata la sospensione e sono arrivate sanzioni amministrative per complessivi 49mila euro.
L’attività dei carabinieri – sotto la regia della Prefettura e del Comando Provinciale di Mantova, nella giornata di venerdì 12 militari della compagnia di Gonzaga unitamente a personale del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Mantova, hanno eseguito un controllo in due aziende agricole di Magnacavallo – ha permesso di identificare una ventina di braccianti agricoli – in larga misura extracomunitari – di cui tre privi di permesso di soggiorno e quindi totalmente sconosciuti sia all’Inps che all’Inail.
Più che sufficiente per far scattare le conseguenti denunce e sanzioni amministrative, in ossequio a una attività di controllo che l’Arma sta portando avanti proprio per scongiurare che il lento e auspicabile ritorno alla normalità dopo l’emergenza Covid-19 non coincida con una non altrettanto auspicabile ripresa – con le medesime proporzioni – di fenomeni di illegalità: sempre venerdì sono state inoltre sospese tre attività per non aver rispettato la sicurezza sul lavoro ed è stata elevata una sanzione da 4mila euro relativa al prestito di manodopera. I controlli nel particolare settore economico continueranno incessanti allo scopo di prevenire – e nel caso reprimere – situazione di illegalità, oltre che di fornire anche attività di consulenza giuridica e tecnica.