VILLIMPENTA – Ragazzine molestate, autisti minacciati e gente che sale sistematicamente senza biglietto occupando i posti a sedere a scapito di chi invece il biglietto lo paga. Questa la desolante situazione che si verifica a cadenza quasi quotidiana sugli autobus delle linee urbane, dove martedì scorso un 30enne di origine africana aveva palpeggiato una ragazzina minorenne. Solo il provvidenziale intervento dell’autista e quindi dei passeggeri aveva evitato che la situazione degenerasse in attesa dell’intervento della polizia.
Tuttavia anche sulle linee extraurbane la situazione ha preso una piega piuttosto preoccupante, e per questo è monitorata sia dagli ispettori di Apam che dalle forze dell’ordine. Quanto è successo nelle prime settimane dell’anno scolastico ha spinto l’azienda del pubblico trasporto ad intervenire, così come lo stesso Comune di Villimpenta, che ha allertato la propria polizia locale come deterrente per chi sale al mattino sull’autobus della linea 15, quello che alle 6.45 parte da Villimpenta per raggiungere il capoluogo.
Il racconto fornitoci dai genitori parla di un gruppetto di giovani «di età compresa tra i 14 e i 15 anni che durante i viaggi per e da Mantova provocherebbe non pochi problemi». Definirle “bravate” figlie dell’età è un’opzione che non può essere più considerata, dal momento che gli episodi sono reiterati e in taluni casi sono sfociati in atti al limite del bullismo.
«Mia figlia ha paura, al punto da chiedermi persino di cambiare scuola. Le ho detto che la situazione sarebbe stata risolta, ed effettivamente negli ultimi 10 giorni pare che le cose siano un po’ migliorate – racconta una delle mamme che si sono rivolte al nostro giornale -. Tutti siamo stati giovani e abbiamo scherzato con i nostri coetanei, ma qui il limite è stato abbondantemente superato». Ma cosa sarebbe successo? Ce lo dicono altre due mamme che hanno raccolto le testimonianze dei figli e di uno degli autisti: «Tralasciando le urla dei soliti che salgono senza biglietto e pretendono il posto di chi già è seduto, a preoccuparci sono le condotte che tengono durante il tragitto, come premere continuamente il pulsante della fermata a richiesta senza che debbano scendere o provocare fiammate con gli accendini».
Ma i gesti sciagurati e altamente pericolosi denunciati sono consistiti anche nella rottura delle telecamere interne – fatte tempestivamente riparare da Apam – e nel furto di tutti i martelletti di emergenza in dotazione agli autobus. L’autista, non va dimenticato, fa quasi le veci di un padre di famiglia: trovarsi di fronte ragazzini che scalpitano, offendono e alzano le mani è a dir poco sconfortante. Situazioni insostenibili dal punto vista non solo lavorativo, ma anche umano. Ecco perché Apam ha fatto eseguire controlli straordinari sui bus degli studenti, che al momento sembra abbiamo sortito i risultati sperati. L’attenzione resta alta.
Matteo Vincenzi