OSTIGLIA – Da un lato la preoccupazione per una persona che si è allontanata da casa facendo perdere le sue tracce, e dall’altro la polemica sulla gestione della piscina: questo il tema che sta infuriando da ore sui social relativamente alla sparizione di Stefano Rovesta, presidente dell’Ostiglia Nuoto, che ha in gestione le piscine della cittadina rivierasca, che sono state chiuse.
Stefano Rovesta doveva recarsi sabato a un matrimonio in cui era testimone: ha invece preso con sè portafogli e documenti lasciando a casa il cellulare e si è allontanato con la sua auto sparendo nel nulla: per ora i carabinieri stanno lavorando su un’ipotesi di allontanamento volontario dell’uomo ma col passare delle ore cresce l’ansia di genitori, sorella e amici.
La piscina, nel frattempo, è stata dichiarata chiusa con un laconico comunicato stampa dell’amministrazione: «Relativamente al complesso sportivo di via San Rocco – si legge nel comunicato – si informa che lo stesso è chiuso per iniziativa del gestore A.S.D. Ostiglia Nuoto, e che sono in corso i necessari approfondimenti sotto il profilo amministrativo. L’impegno dell’Amministrazione comunale è di operare affinché l’impianto venga riaperto non appena possibile nel rispetto delle norme di l eg g e » .
Un comunicato che ha scatenato commenti molto critici sui social e che ha provocato anche la reazione del M5S: in un comunicato gli esponenti di “Osti – glia in Movimento” chiedono a sindaco e assessore allo sport chiarezza «su quanto sta succedendo e quando la struttura verrà riaperta. Tra l’altro, sui social era apparso un messaggio che lasciava presagire il peggio sulla gestione della piscina comunale: “Se i bagnini e soprattutto gli istruttori di nuoto che lavorano nella piscina di Ostiglia volessero venire a lavorare alle piscine di Poggio Rusco noi abbiamo estremamente bisogno di personale. Aiutate noi e i ragazzi che hanno perso il lavoro all’improv – viso”».
Al di là comunque di tutte le polemiche la cosa più importante è che Stefano Rovesta possa fare ritorno a casa o rassicurare i famigliari sulle sue condizioni.