GONZAGA I lavori di recupero di villa Rossi a Bondeno che in questi mesi avrebbero dovuto prendere il via, non partiranno. Una notizia diffusasi in sottofondo come se si trattasse quasi di un dettaglio marginale in confronto al cantiere che a breve sarà allestito nel centro storico della frazione, ma che contrariamente a ciò potrebbe nuovamente prolungare di molto la ristrutturazione dell’immobile.
La storica residenza risalente all’epoca della famiglia Canossa, gravemente lesionata dal sisma del 2012, tra un ritardo burocratico e l’altro, ha atteso ben 11 anni prima di vedersi concretizzare la possibilità di un restauro e oggi che il cantiere avrebbe già dovuto essere aperto, questa possibilità si dissolve per l’ennesima volta.
Come reso noto in recenti articoli usciti su La Voce, l’opera di ristrutturazione non ha avuto inizio poiché la ditta incaricata non si è mai presentata in cantiere per procedere al recupero. Un fatto che ha spinto il Comune a prendere provvedimenti e a sciogliere in maniera unilaterale il contratto. Ugualmente però, per tagliare sui tempi, il Comune in accordo con la Soprintendenza ha optato per un’unica progettazione: messa in sicurezza e recupero in un’unica soluzione.
«Il contratto ora sciolto avrebbe dovuto interessare la messa in sicurezza interna dell’immobile, utile a questo proposito, a produrre la progettazione – spiega l’assessore ai lavori pubblici Luca Faccini -. Abbiamo pertanto concordato con la Soprintendenza e i tecnici incaricati di non fare entrare i progettisti all’interno dell’edificio, ma di provvedere ai rilievi con i droni e di realizzare così il progetto definitivo esecutivo con i dati che emergeranno da questo tipo di supporto tecnologico». Tale scelta permetterebbe all’amministrazione di bypassare il procedimento burocratico della prima fase e di giungere direttamente alla progettazione definitiva esecutiva.