“Muffa, freddo e sporco: la sala consiliare è fatiscente”, le critiche della minoranza di Casaloldo

CASALOLDO – Dopo il consiglio comunale di lunedì 25 novembre, il consigliere di minoranza Barbara Delmiglio non ha potuto esimersi dal commentare lo stato in cui versano gli ambienti del municipio e, in particolare, la sala civica Morbini.
«Il Comune è la casa dei cittadini e dovrebbe essere un esempio – afferma Delmiglio -: non è possibile che il consiglio comunale si riunisca in una sala in pessime condizioni igienico-sanitarie e senza riscaldamento. Si tratta di un locale che dovrebbe essere messo a disposizione dei cittadini e delle associazioni che ne fanno richiesta, ma che si trova in uno stato pietoso e, per giunta, pericoloso per la salute di chi lo occupa. Le fotografie lo ritraggono chiaramente».
Il consigliere aggiunge: «Il teatro adiacente non se la passa di certo meglio. È chiuso da oltre un anno a causa del crollo di un cornicione interno, su cui non si è mai intervenuti. Un altro locale inagibile, che non può ospitare alcun tipo di eventi. L’amministrazione ci ha detto che sono state fatte delle valutazioni, da cui sono emersi dei problemi con le falde acquifere presenti fin dalla costruzione dei locali – sottolinea Delmiglio -. Ho richiesto una relazione in merito ma finora non mi è stata consegnata. Resta il fatto che la sala civica non era in queste condizioni tempo addietro. A mio avviso i problemi dipendono dal fatto che la sala non viene opportunamente riscaldata e arieggiata. Si creano così umidità e muffe sulle pareti: non solo i membri del consiglio devono partecipare con la tuta da sci, ma devono fare i conti con tosse e starnuti».
Il consigliere di minoranza punta il dito sull’amministrazione del sindaco Emma Raschi: «Questo è il risultato di una politica del risparmio sconsiderata, che va a scapito delle cose comuni e, quindi, della cittadinanza. Il problema si inserisce in una cornice più ampia di disservizi e di mala gestione, che stanno suscitando lamentele e malumori da parte dei casaloldesi».