VIADANA “Non ci vuole un pennello grande, ma un grande pennello: Cinghiale”. L’imbianchino con un enorme pennello da parete caricato a tracolla sulla schiena, mentre pedala in bicicletta nel caotico traffico della Milano di fine anni ‘70. È la storica pubblicità dell’azienda Cinghiale, che ha sede nella frazione viadanese di Cicognara. Una pubblicità apparsa sui televisori di milioni di italiani dal 1978, quando lo spot andò in onda per la prima volta, fino ad oggi, dal momento che l’azienda viadanese ha scelto di mantenere invariato il proprio storico e indimenticabile spot pubblicitario.
E proprio quello spot ora finisce, oltre che sul piccolo schermo, anche sul grande schermo dei cinema italiani. Sì perché quei trenta secondi di pubblicità sono inseriti nei film “Non ci resta che il crimine”, che sta uscendo nelle sale proprio in questi giorni e che conta nel proprio cast attori come Alessandro Gassman e Gianmarco Tognazzi. Il regista Massimiliano Bruno ha infatti deciso di lo storico spot mantovano come trait d’union tra i giorni nostri, periodo nel quale è inserita la parte iniziale del film, e l’anno 1982, nel quale i protagonisti vengono catapultati (a diretto contatto, tra l’altro, con la famigerata Banda della Magliana). Come spiega l’azienda viadanese, lo spot appare in primo piano verso la metà del film, quando viene inquadrata una televisione che giusto in quel momento sta trasmettendo la pubblicità dei pennelli realizzati a Cicognara.
«Siamo davvero orgogliosi – commenta l’amministratore delegato di Pennelli Cinghiale Eleonora Calavalle – che il mitico spot che ha fatto la storia della pubblicità italiana sia arrivato anche sul maxi schermo, a riprova che la scelta di costruire una marchio può rivelarsi un fattore critico di successo anche per un’azienda familiare come la nostra che è giunta oggi alla terza generazione».
L’azienda mantovana, insomma, entra di nuovo nelle case italiane: non solo per mezzo dei televisori, ma ora anche grazie al cinema. (gb)
Pennelli Cinghiale: lo storico spot nel film di Gassman e Tognazzi
L'azienda: "Siamo orgogliosi"