Revere (Borgo M.no) È stato lui stesso, probabilmente terrorizzato da ciò che stava accadendo e che sarebbe potuto succedere di lì a poco, a dare l’allarme chiamando il numero unico di emergenza. Quando i carabinieri delle stazioni di Revere e della vicina Ostiglia sono entrati nell’appartamento insieme ai vigili del fuoco e ai sanitari del 118, lo hanno trovato in stato di semi-incoscienza, riverso a terra, con tagli all’altezza del collo e della gola. Caricato in ambulanza, si è salvato solamente grazie al tempestivo intervento dei carabinieri e del personale medico e paramedico.
La vicenda si è verificata verso le 21 di venerdì sera a Revere, all’interno di una palazzina del paese rivierasco. Proprio verso quell’ora al numero unico di emergenza arriva la chiamata di un uomo sulla cinquantina, di nazionalità straniera. Il soggetto, con un filo di voce, spiega all’operatore di avere ferite al collo e alla gola e di essersele procurate lui stesso con un oggetto tagliente.
A quel punto scatta l’allarme. Nel giro di pochi istanti i carabinieri di Revere arrivano sul posto, seguiti a ruota dai colleghi di Ostiglia e da 118 e vigili del fuoco; nel frattempo sul campo da calcio atterra anche l’eliambulanza. Valutata la situazione e capito che in quel momento all’interno dell’appartamento l’uomo era solo e in imminente pericolo di vita, i militari hanno dato il via libera ai vigili del fuoco che senza particolare fatica sono stati in grado di forzare la porta d’ingresso dell’appartamento.
Una volta dentro casa, i soccorritori hanno trovato l’uomo riverso al suolo con ferite all’altezza del collo e della gola. Il cinquantenne è stato immediatamente preso in carico dal personale del 118 che gli ha prestato i primissimi soccorsi. E fortunatamente, se sulle prime si pensava che la situazione potesse essere particolarmente grave, medici e paramedici si sono poi resi conto che i tagli non erano così profondi come si temeva.
L’uomo, alla fine, è stato trasportato al piano terra e caricato in ambulanza con destinazione l’ospedale di Pieve di Coriano: qui i medici lo hanno preso in carico con le medicazioni e le cure necessarie e infine è stato sottoposto ad un trattamento sanitario obbligatorio.
Stando ai primi accertamenti sull’accaduto svolti dai carabinieri, l’uomo non avrebbe problemi di natura psichica e avrebbe tentato di compiere l’estremo gesto per ragioni non di natura economica o per motivi di salute, ma per motivi di natura personale e sentimentale.