SUZZARA L’ipercoop di Suzzara è tra i 39 negozi Coop Alleanza 3.0 diventati “Punti Viola” ed entra ufficialmente nella rete nazionale di spazi sicuri, in partnership strategica con l’associazione DonnexStrada, che promuove la creazione di presidi di accoglienza aperti a chiunque si trovi in stato di pericolo. L’obiettivo dei negozi inseriti nell’elenco è quello di diventare un punto di riferimento nel territorio e garantire sostegno a chi si trova in difficoltà o in pericolo. «L’ingresso dell’ipercoop di Suzzara in questa rete rappresenta un impegno concreto verso la sicurezza e il benessere della nostra comunità. Essere un presidio dove chiunque può chiedere aiuto, sapendo di trovare personale formato e accogliente, è per noi un dovere prima ancora che una scelta», ha dichiarato Mirko Corniani, consigliere di amministrazione di Coop Alleanza 3.0. Un occhio di riguardo è rivolto al tema della violenza di genere, su cui si esprime l’assessore alle pari opportunità di Suzzara, Silvia Cavaletti: «Con questa iniziativa l’ipercoop della nostra città si schiera dalla parte delle donne vittima di violenza non soltanto fornendo protezione in casi di estrema necessità ma contribuendo alla diffusione di una cultura di parità e alla sensibilizzazione dei cittadini nei confronti di un fenomeno che sta assumendo i connotati dell’emergenza». Nella realtà dei fatti, Coop agisce, ad esempio, con i contratti integrativi che prevedono misure concrete per le donne vittime di violenza di genere, inclusi un’aspettativa retribuita fino a 3 anni, 90 giorni di permesso retribuito aggiuntivo per percorsi di protezione e, se necessario, il trasferimento facilitato in altri punti vendita. L’impegno, inoltre, prosegue con il protocollo siglato insieme alla Fondazione Giulia Cecchettin, attraverso il quale saranno relizzate azioni concrete di prevenzione. Durante l’incontro svoltosi nei giorni scorsi a Suzzara, è stato consegnato un contributo di 2mila euro all’avvocato Paola Mari dell’associazione Telefono Rosa di Mantova, raccolti attraverso la campagna “Una spesa per dire basta”.





































