GOITO – Giovedì è stato approvato dalla Provincia il progetto di fattibilità tecnica ed economica (in linea tecnica) per la realizzazione della variante di Goito, a seguito delle risultanze della conferenza dei servizi preliminare. Che cosa significa? Lavorando ancora nel vecchio codice degli appalti (sostituito il primo giugno), gli stadi di progettazione sono tre: il primo, definito come “preliminare”, si definisce “progetto di fattibilità tecnica ed economica”, perché consente di valutare in relazione di una determinata futura opera, le caratteristiche puntuali, oltre che battezzare l’origine di grandezza dell’importo economico per realizzarla.
«In questo caso – spiegano dal settore lavori pubblici della Provincia – l’operazione è stata conclusa, arrivando all’approvazione definitiva del primo stadio in relazione della più importante di tutte le nostre strade provinciali, la cosiddetta variante di Goito che consente il congiungimento tra Mantova e Brescia».
Sulla Goitese, c’è da ricordare, la Provincia ha già operato una serie di interventi di riqualificazione come le tangenziali di Marmirolo, Guidizzolo e Porto Mantovano. Il progetto in oggetto, tuttavia, interviene nel punto della Goitese in cui la strada ha il maggiore livello di traffico, circa 25mila veicoli giornalieri, e questo perché esistono pochissimi ponti sul Mincio, tra cui il ponte della Gloria di Goito.
Da notare il quadro economico delineato nelle carte: 131 milioni di euro, nettamente il più costoso di sempre per un’opera realizzata nel Mantovano. Per avere un ordine di grandezza: ad oggi l’opera più costosa realizzata in provincia è stata la tangenziale di Guidizzolo, costata alla fine circa 34 milioni di euro.
«In aggiunta dobbiamo notare questo: nei successivi stadi procedurali la Regione Lombardia, unico ente finanziatore, ha dato disponibilità per 100 milioni di euro, lasciando un gap da colmare, che sarà oggetto nella redazione del progetto definitivo, il secondo livello progettuale. La fase cruciale comincia adesso: il progetto è pubblico e Cal, che lo sta progettando, può iniziare il livello successivo, il cosiddetto progetto definitivo, risolvendo anche il problema dell’importo economico che servirebbe per completare l’opera rispetto alla disponibilità dell’importo economico dato ad oggi da Regione Lombardia: un gap di circa 30 milioni di euro».
«Sono stati sentiti ben trenta enti istituzionali, più le associazioni agricole di categoria, dove il loro supporto per noi è vitale, soprattutto in una zona dove ci sono i prati stabili – aggiunge Mario Cancellieri, capo ufficio segreteria del presidente Carlo Bottani -: proseguiamo questo percorso che avrà delle tappe significative. Personalmente in sintonia con il presidente Bottani, consigliere delegato Francesco Aporti, e il Comune di Goito, seguirò l’elaborazione del progetto definitivo il tutte le fasi procedurali fino al suo ritorno in provincia di Mantova, ente attuatore del progetto».