Una casa in cui “si sta bene”, è un ambiente che parla di chi lo abita e che si adatta alle varie esigenze e al variare delle stagioni dell’anno, in cui mutano anche i modi di vivere i propri spazi domestici. Siamo ormai entrati nell’in verno, quel periodo in cui inevitabilmente si rimane in casa per lungo tempo, al riparo dal freddo, è il periodo delle feste in cui si ricevono parenti ed amici ed è il momento in cui dedichiamo un po’ più di tempo a noi stessi. La casa ci deve coccolare, ci deve accogliere quindi come un NIDO AVVOLGENTE.
Ma quali sono gli elementi che ce la fanno percepire tale? Come possiamo progettare le nostre case in modo che accolgano la stagione fredda con interni adeguati? Gli elementi sono tanti: un caldo parquet a terra, arredi e rivestimenti sempre in legno, imbottiti in tessuti morbidi e piacevoli al tatto, sedute avvolgenti, punti luce che illuminano angoli della casa in ombra, e tanto altro, ma soprattutto ciò che crea l’atmosfera più intima ed avvolgente è sicuramente il CAMINO.
Come scegliere il camino giusto?
La scelta del camino non è semplice, dipende da parecchie e diverse esigenze. Innanzitutto, occorre valutare se vi è o meno una canna fumaria nell’abitazione, se vi è necessità di riscaldare l’ambiente, la frequenza di utilizzo, il budget a disposizione ed il risultato estetico che si vuole ottenere. I camini a disposizione sono molti, con caratteristiche diverse tra loro.
• Il camino a legna è il classico camino, nonostante sia una scelta sempre meno frequente, mantiene intatto nei secoli il suo potere di scaldare e di creare l’atmosfera suggestiva, calda ed accogliente. Nel camino a legna si può anche cucinare. È una tipologia oggi poco utilizzata per una serie di motivi primo fra tutti il fatto che è necessaria la presenza della canna fumaria, la manutenzione poi è molto impegnativa, lo spazio che occupa è ampio ed occorre stoccare la legna, i fumi inoltre intaccano arredi e complementi. Per ovviare a quest’ultimo inconveniente consiglio vivamente i camini chiusi con vetro, il fuoco rimane comunque visibile, sono meno pericolosi ed hanno un rendimento più alto, unito ad una combustione più pulita. In questi ultimi anni nelle nostre zone i camini a legna scarseggiano, prima di tutto per il fatto che gli inverni non sono più tanto rigidi e poi limita parecchio l’aspetto normativo; infatti, per ridurre l’inquinamento dell’aria è vietato l’utilizzo di caminetti a legna in comuni al di sotto di 300 metri di altitudine, ad esclusione dei comuni montani.
• Il camino a gas risulta essere molto più semplice da usare in quanto non prevede stoccaggio di materiale e una pulizia complessa. La fiamma è regolabile con un telecomando, ma anche programmabile con un timer, inoltre, la canna fumaria richiede un diametro inferiore rispetto ai camini a legna. Il gas non è eccessivamente costoso e ne esistono anche senza la necessità di una canna fumaria.
• Il camino elettrico, un’altra soluzione che non prevede la canna fumaria, funziona come un qualsiasi apparecchio attaccato alla corrente. La fiamma che produce questo camino non è realistica ma è molto pratico, non va comunque considerato per un riscaldamento generale. Non necessita di manutenzione, è ideale per creare un design particolare nell’abitazione.
• Il camino a pellet è una tipologia con cui, grazie ad un sistema di canalizzazione, si possono riscaldare più stanze, necessita ovviamente di canna fumaria. Il pellet, materiale ricavato dagli scarti del legno, ha una bassa percentuale di umidità e questo aumenta il suo potere calorifico, brucia quindi per più tempo rispetto alla legna da ardere. Sono camini programmabili, quindi si può gestire accensione e spegnimento in modo automatico. Uno degli svantaggi di questa tipologia è la manutenzione, il braciere va pulito periodicamente dalla cenere.
• Il camino a bioetanolo, questa soluzione si sta diffondendo per la maggiore nelle case, è un tipo di camino molto versatile, può essere inserito in tutti i contesti, in mobili, in elementi in cartongesso, ecc. Il bioetanolo è alcol etilico bio prodotto dalla fermentazione delle biomasse, è abbastanza costoso ma si presta senza fatica e senza sporcare alla sua funzione. Non prevede la presenza di una canna fumaria, ha una fiamma scenografica poco invasiva, che può essere lasciata aperta o protetta da un cristallo resistente al fuoco. È un tipo di camino che propongo spesso negli interni di cui mi occupo, soprattutto nella zona living-conversazione in quanto crea la giusta atmosfera intima ed accogliente (cozy), per sentirsi coccolati ed è economico e molto versatile.
Il camino rappresenta quindi un elemento di design e di funzionalità importante all’interno della casa. Non solo aggiunge calore, ma contribuisce a creare un’atmosfera accogliente e sofisticata. Come abbiamo visto la scelta del tipo di camino dipende dallo stile della casa, dalle esigenze di riscaldamento e dalle preferenze personali in termini di estetica e praticità. Con le opzioni moderne come i camini a gas, elettrici e a bioetanolo, è più facile che mai integrare un camino in ogni tipo di abitazione, sia essa una casa indipendente, un appartamento o uno spazio minimal.
Arch. Annalisa Panerari (www.ultrastudiodesign.it)