MANTOVA – Nella cornice della Tenda dei Libri in piazza Sordello, Federica Leoni ha presentato ieri mattina il suo romanzo “Variazioni sulla verità” (Affiori), in dialogo con Davide Bregola, con letture affidate a Federica Restani.
Il linguaggio elegante e cinematografico dell’autrice accompagna il lettore in una riflessione intensa sul tema della verità e delle sue deformazioni, che nel libro si intreccia con le vite di Emma e Guido, coppia segnata da un segreto inconfessabile.
«La menzogna – ha ricordato Leoni citando Joyce – nasce dalle domande: non farle significa non sentirle», spiegando come l’illusione e l’errore diventino strumenti di inganno e di rivelazione. Centrale la contrapposizione tra due figure simboliche, il filosofo e l’analista, “portatori di verità” intellettuale e personale, capaci di mettere in crisi l’equilibrio dei protagonisti. Accanto a loro, l’adolescente Oliver rompe i codici familiari, introducendo un nuovo linguaggio di speranza. «La scrittura è una cosa seria – ha sottolineato l’autrice – e deve rendere conto della condizione umana, dei dettagli che compongono la nostra realtà».
