Mantova Il successo del Saviatesta contro Pesaro, nel sabato di Pasqua, non deve passare inosservato. La squadra virgiliana ha raggiunto il Ciampino in classifica, ma oggi sarebbe comunque retrocessa per i 12 punti (non possono essere più di 7) dalla quartultima (Cosenza e Active Network a pari merito). La prestazione scintillante offerta con l’Italservice può servire a credere ancora nella possibilità di disputare i play out, a tre giornate dalla fine della regular season. Per il Mantova sarebbe un traguardo miracoloso dopo un percorso con più bassi che alti, e prestazioni convincenti che non sempre hanno portato a raccogliere punti. Il Saviatesta in questa stagione di rimpianti ne ha davvero parecchi. «Purtroppo siamo diventati squadra troppo tardi – ha commentato il ds biancorosso, Cristiano Rondelli -. Ora siamo in un periodo positivo, con prestazioni convincenti che ci hanno portato a fare punti pesanti. Siamo lì a pari punti col Ciampino e per la grande rimonta che abbiamo fatto, meriteremmo davvero di fare i play out. Purtroppo – prosegue – non dipende solo da noi. In ogni caso avanti tutta, non si molla». Rondelli ha ritrovato fiducia e grande sintonia con lo spirito con cui la squadra sta affrontando questo finale di stagione. «Dopo il confronto con la società, i giocatori hanno cambiato passo. Anche in allenamento. E in partita queste cose si vedono. Questa squadra, con un innesto importante, arriverebbe ai play off». E invece è lì in lotta per una salvezza che davvero avrebbe il gusto dell’impresa. «Speriamo che questo finale di stagione sia regolare e che le altre squadre non facciano troppi calcoli». In caso di retrocessione, il Mantova ha già le idee chiare su come ripartire. «Lasciare la Serie A sarebbe davvero un peccato – dice Rondelli -. In ogni caso, dovesse andar male, il prossimo anno in A2 faremmo una stagione da protagonisti. Ripartiremo ovviamente da Milella, costruendo per tempo una squadra competitiva. Ripescaggio? Non commetteremo di nuovo l’errore dell’anno scorso…».