CASTEL GOFFREDO Ripartire col piede giusto, già dall’insidiosa trasferta sul campo della Pradalunghese di domenica prossima: Mattia Nardi, 29enne trequartista della Castellana, arrivato dal Cellatica nel mercato di dicembre, ha le idee chiare. «Il primo obiettivo resta ovviamente la salvezza, ma questa squadra può fare meglio – dice il talentuoso centrocampista offensivo -, tutto dipende da noi».
Un giocatore, Nardi, che si è subito integrato bene nel gruppo biancazzurro: «Cambiare squadra in corso d’opera, dopo tre anni a Cellatica, non era facile. Però qui ho trovato una società organizzata, un mister competente come Arioli e un gruppo giovane, con tanta voglia di fare bene. Non ci sono pressioni eccessive, e questo aiuta a lavorare con serenità. Prima di dicembre non avevo mai giocato con nessuno dei miei attuali compagni, tranne Ruffini, però solo ai tornei. Però, nonostante questo, l’integrazione è stata facile: è un gruppo che ti accoglie bene e questo è fondamentale». In questo intervallo di tempo la Caste ha alternato ottime prestazioni come con Castiglione, Carpenedolo e Casazza, e altre meno buone come con l’Albino. Ma qual è la vera Caste? «Abbiamo qualità, ma siamo mediamente giovani e dobbiamo crescere per certi aspetti. Abbiamo fatto bene contro squadre come Castiglione e Carpenedolo, ma poi abbiamo perso contro l’Albino, una partita alla nostra portata. Il campionato di ritorno sarà diverso: i punti pesano di più e ogni dettaglio fa la differenza. Serve continuità. Ho visto quasi tutte le squadre, tranne qualcuna, e direi che ci sono 3-4 compagini più attrezzate che fanno da battistrada, le ultime due o tre fanno più fatica. Per il resto c’è un grande equilibrio: questo campionato si deciderà anche sui vari momenti. Nessuno ha 25 titolari di alto livello per ammazzare il torneo. Rispetto a qualche anno fa, forse il livello si è abbassato un po’, ma è comunque bello da giocare. L’obiettivo principale è la salvezza, e ci sono le basi per raggiungerlo. Dipenderà da noi, dicevo prima: se siamo la squadra che ha giocato contro Castiglione e Carpenedolo, possiamo anche puntare ai play off, che sono distanti solo due punti. Se invece mostriamo il volto visto contro l’Albino, diventa tutto più complicato. E dobbiamo ricordarci che la zona calda è ad un solo punto. Qui c’è tutto per fare bene: società, mister, struttura. Ora dobbiamo solo lavorare sodo e dimostrare sul campo il nostro valore». A partire, ovviamente, dal primo impegno di questo 2025.