PORTO MANTOVANO Il Crl ha dunque deciso che i tornei di propria competenza riprenderanno il 7 febbraio, mentre a gennaio si disputeranno recuperi e Coppe. Suggerimenti e proposte delle società saranno ben accetti, per poter riprendere l’attività agonistica nel migliore dei modi. Resta l’incertezza sulla possibilità di allenarsi, con il governo che prima ha concesso il via libera e poi è tornato sui propri passi. O almeno così sembra dalla circolare inviata ieri ai Prefetti. In questo clima di incertezza totale, come si muovono le nostre società? Ieri abbiamo interpellato il presidente del Porto 2005, Marco Venturini.
«Per quanto riguarda la prima squadra – spiega – gli allenamenti sono sospesi, ma il nostro preparatore atletico ha dato un programma di lavoro ai giocatori, con la speranza che tutti lo rispettino. Bisognerà rifare la preparazione vera e propria, sempre che a febbraio si possa davvero ripartire».
«Se il 7 febbraio si riparte davvero – prosegue Venturini – mi sembra logico fare un campionato di sola andata. Invece di finire a maggio, giocheremo fino a giugno. Si potrebbe pensare di ampliare il numero di squadre che avranno diritto a prendere parte ai play off e magari bloccare le retrocessioni».
Il Porto ha un florido settore giovanile e tutti i ragazzi sono fermi ai box. «Non possiamo fare altrimenti – ribadisce Venturini – faccio appello ai genitori perchè tengano fermi i propri figli che vorrebbero giocare e auguriamoci che da gennaio anche l’attività giovanile possa riprendere».
La società biancazzurra ha puntato forte sul settore giovanile, anche come serbatoio della prima squadra. Il campionato di Prima Categoria è cominciato tra qualche difficoltà, ma in prospettiva la politica dei giovani dovrebbe pagare. «Alle spalle della prima squadra abbiamo un florido settore giovanile – rimarca il presidente – ed è logico che diamo spazio ai nostri giovani. Nell’ultima gara disputata, quella interna col Torrazzo (vinta 1-0, ndr), il migliore in campo è stato Mattei, un 2003 che fra l’altro era al debutto in prima squadra. In ogni partita giocata avevamo in campo almeno sei, sette quote, la maggior parte sono ragazzi cresciuti nel nostro vivaio. Siamo in Prima categoria da undici stagioni, è bene ricordarlo, un campionato che si presta molto a far giocare i giovani. Non abbiamo grossi obiettivi, se ci salviamo sarà per noi un successo. All’inizio della stagione abbiamo avuto dei problemi causa le numerose assenze, soprattutto in difesa; con la squadra al completo si sono visti i risultati, tanto che col Torrazzo è arrivata la prima vittoria».
«Crediamo nei nostri giovani – conclude Venturini – spendiamo il necessario, siamo una società dove tutti sono utili e indispensabili, gente giusta al posto giusto. L’emergenza sanitaria ci ha messo in difficoltà. Vaccinare i ragazzi comporta spese ingenti che la società non può sostenere, in tal senso ci vorrebbe un aiuto della Lega. E mi auguro che gli sponsor tengano fede agli accordi presi».