ASOLA Una delle grandi deluse della Promozione, almeno fino a questo momento, è l’Asola. Dopo due trascinanti stagioni finite ai play off, la scorsa persino a un passo dal salto di categoria in Eccellenza, quest’anno i biancorossi stanno faticando e non poco in campionato. Le sette sconfitte maturate fin qui pesano sulla classifica, che vede l’Asola ferma al nono posto.
L’aggancio ai play off, va detto, non è fuori portata, viste le tante partite rimaste e la distanza di soli 4 punti dal quinto posto, l’ultimo utile per qualificarsi. Bisognerà ripartire da prestazioni come quella di domenica contro l’Orsa Iseo, in un match deciso a un quarto d’ora dalla fine dal gol di Francesco Burato, che ha riportato l’Asola alla vittoria dopo due turni in cui mancava.
L’attaccante classe 2003, alla terza stagione con gli asolani, commenta così la partita: «Sono stati 90 minuti molto difficili, abbiamo spinto molto e creato diverse occasioni ma la palla non voleva saperne di entrare, anche per i miracoli del loro portiere. Col passare del tempo stavamo perdendo la speranza di vincerla, ma fortunatamente sono riuscito a sbloccarla e regalare una gioia ai miei. Dico fortunatamente – prosegue la punta – perchè mi è arrivato un pallone in mischia e senza pensarci troppo ho calciato, trovando lo spiraglio per infilarla sotto le gambe del portiere». Stando a quanto dice Francesco, nella squadra si respira un certo scoramento per la stagione in corso: «Non sta andando come ci aspettavamo, soprattutto dopo gli anni scorsi. Molte cose ci stanno girando male, facciamo buone prestazioni ma veniamo spesso puniti dagli avversari alla prima occasione. A questo bisogna aggiungere che il livello del campionato si è alzato».
Per l’attaccante, la squadra vuole però reagire e sta già reagendo, come si è visto domenica contro l’Orsa: «Siamo un gruppo unito, lavoriamo tanto e diamo tutti il massimo. Per quanto mi riguarda, cerco di imparare dai ‘senatori’ e di aiutare altri giovani come me. Ho un bel rapporto con mister Franzini: è una persona tutta d’un pezzo. A volte non è capito, ma fa di tutto per la squadra. Ci chiede di scendere in campo e battagliare su ogni pallone con grinta, perchè quello porterà i suoi frutti».
Ma quale può essere l’obiettivo di Francesco? «Riportare l’Asola là dove le spetta – taglia corto – . Muovendo prima la classifica e facendo un campionato di ritorno più sereno. A quel punto, vedremo dove possiamo arrivare».