SUZZARA “Vicini” o lontani il risultato non cambia. La Governolese, sul neutro di Suzzara complice la riseminatura del proprio terreno di gioco, rimanda nuovamente l’appuntamento casalingo con la vittoria ma può vedere il bicchiere mezzo pieno: un finale a testa alta come quello di ieri può costituire un buon viatico per per provare a raddrizzare una stagione nata sotto i peggiori auspici. La gara contro il Cellatica, complessissima sotto molteplici punti di vista complice la qualità della rosa bresciana, è stata a due volti con i Pirati poco brillanti nella prima ora di gioco ed invece ispirati nella parte finale dell’incontro quando, addirittura, con un pizzico di fortuna in più avrebbero potuto portare a casa l’intera posta. Gli ospiti, nettamente superiori nel palleggio e presi per mano dal forte Nardi, ex Asola, prendono subito possesso delle chiavi del centrocampo costringendo i rossoblù ad agire di rimessa. Al 17’ De Poli calcia alto poi al 27’ una bella combinazione Giarruffo-Solci- Nouhi proietta l’ex Dak all’interno dell’area di rigore ma la sua conclusione viene murata in angolo. Alla mezz’ora un’indecisione in uscita di Antoniazzi non viene sfruttata da Sinigaglia, mentre due minuti dopo Nardi scocca un tiro a pelo d’erba dai 25 metri che si spegne a lato di pochissimo. Ad inizio ripresa la sbloccano i bresciani: Nardi vede un corridoio per Micale che appoggia al centro per Scariolo che a porta vuota non può mancare il bersaglio. La Gove accusa il colpo ma negli ultimi venti minuti mette la testa fuori dal guscio: dopo un corner, al 67’, Rigon calcia a botta sicura trovando la respinta di ginocchio di Oppici sulla linea poi, al 75’, Omoregie di testa spara addosso a Sellitto. Al 77’ Lonighi, forse con un braccio galeotto, evita il raddoppio di Scariolo poi un giro di lancette dopo è la buona sorte a dire no allo 0-2 di Squassina. All’85’ il pareggio: corner del neo-entrato Salvini, spizzata e tap-in vincente di Solci sul secondo palo. Un minuto dopo Maffeis “cicca” clamorosamente liberissimo di testa ed infine, al 95’, Avanzini scarica un siluro sui guantoni di Sellitto. Seppur lentamente, qualcosa si muove.