GOVERNOLO La Governolese torna a muovere la classifica dopo la sconfitta di Rezzato e lo fa battendo il San Lazzaro nel derby. Decisivi il rigore parato a Del Bar da Bertolani sullo 0-0 e la rete di Davide Zaghi. «Sapevamo che sarebbe stata dura – afferma il difensore – sia a livello fisico, che di campo. Loro sono abituati al sintetico, mentre noi al nostro e questo ci ha dato un leggero vantaggio. Non ci sono state molte occasioni, noi siamo stati più bravi nel concretizzare la nostra». Davide, classe 2005, festeggia il primo gol con la maglia dei pirati. «Era la prima volta che entravo in area – spiega – perché di solito sono l’ultimo uomo. Mi è arrivato un cross sul secondo palo, l’ho stoppata e ancora prima di calciare sapevo che sarebbe entrata. È una sensazione che provi solo giocando. Mi sono sentito libero; venivo da un infortunio di due mesi ed era la mia seconda gara dal rientro. Lo voglio dedicare in primis ai miei genitori e a mio nonno, che mi ha sempre supportato e portato in giro per tutta Italia pur di farmi vivere il suo sogno. Nella mia esultanza, invece, ho dedicato la rete ad un caro amico che è venuto a mancare nell’estate del 2023. Il primo pensiero va sempre a lui».
Nonostante il divario in classifica di 8 punti, i rossoblù hanno fatto valere la legge del “Vicini”: «L’1-0 è giusto. Abbiamo affrontato una squadra forte, robusta e con più punti di noi. A volte la classifica inganna, ma in questo caso siamo stati bravi noi a sfruttare la palla giusta al momento giusto. Queste sfide si decidono quasi sempre così. Penso che la vittoria sia arrivata per un insieme di cose, in primis per la voglia di riscattare la sconfitta di Rezzato. Durante la stagione abbiamo avuto diversi allenatori e ognuno ci ha insegnato qualcosa. Con De Martino il modulo è più offensivo e le fasce sono più alte perché giochiamo a 5. Personalmente mi trovo meglio. Siamo in una situazione difficile, l’importante è uscirne al meglio».
Domenica è in programma la trasferta allo “Schianatrelli” di Asola per un altro derby delicatissimo in chiave salvezza. «Mentalmente siamo pronti e carichi. Ci aspettiamo una partita difficilissima. Siamo consapevoli che mancano 4 giornate al termine, ma è da 20 turni che ci diciamo di giocare ogni partita come fosse una finale. Scenderemo in campo per divertirci, senza pensieri, come ci ha chiesto il mister anche contro il San Lazzaro. Abbiamo tutte le carte per gestire al meglio l’ultima parte di campionato». «Il mio sogno? Arrivare in uno stadio di categoria maggiore e sentire i tifosi che urlano il mio nome – conclude Zaghi -. Adesso, invece, voglio dare il massimo per la squadra. Gol e assist non sono la priorità in questo momento. Se giochi con la mente libera, tutto vien poi da sé».