Suzzara Fumata bianca. Agide Artoni ha sciolto le riserve e da ieri è ufficialmente il nuovo allenatore del Suzzara. Il quarto di questa tribolatissima stagione che i bianconeri hanno iniziato con Bizzoccoli in panchina, poi sostituito dalla coppia formata da Cocconi e Accialini; quest’ultimo ha rassegnato le dimissioni dopo la sconfitta interna nel derby col San Lazzaro e Cocconi ha traghettato la squadra ancora nella sfortunata trasferta a Orzinuovi prima di passare la mano appunto ad Artoni. Che si è preso una settimana di tempo per risolvere alcuni problemi personali e ieri ha pronunciato il fatidico “sì”. Agide torna quindi a sedere sulla panchina bianconera dopo aver iniziato questa stagione al Campagnola Emilia; in passato ha allenato anche il Viadana. Lo attende una missione complicatissima, ovvero salvare il Suzzara precipitato in ultima posizione, ma anche semifinalista in Coppa Italia.
«Avevo già detto che mi sarebbe piaciuto tornare in un ambiente che conosco bene – afferma Artoni – prima, però, dovevo risolvere dei problemi di famiglia. In fondo siamo dilettanti, abbiamo i nostri impegni, ci muove soprattutto la passione e con questa, e tanto entusiasmo, mi appresto a guidare il Suzzara nel prosieguo della stagione». Artoni, come dicevamo, ha già allenato in passato la squadra bianconera per ben tre stagioni, portandola dalla Seconda alla Prima Categoria. «La prima cosa che mi sento di dire è che tutti dobbiamo remare dalla stessa parte – dice – Suzzara è una piazza difficile e qualche giocatore evidentemente subisce questa pressione. Forse non è un caso che la squadra faccia fatica soprattutto all’Allodi, dove non riesce a vincere. Dobbiamo remare tutti dalla stessa parte – ribadisce il mister, lanciando un appello anche ai tifosi – fare proclami adesso non serve a nulla, dobbiamo pensare partita dopo partita». E la prossima, in casa contro la Vighenzi, si giocherà a porte chiuse. Il che, vista l’aria che tira, potrebbe non essere un grosso problema. «Bisogna fare il possibile per vincere una gara casalinga – taglia corto Artoni – sarebbe un toccasana per il morale dei ragazzi. Parlerò a lungo con loro, è molto importante ci sia una buona sintonia. La classifica non è certo delle migliori, ma il campionato è lungo e dobbiamo fare di tutto per salvarci. La Coppa Italia? Prima c’è la Vighenzi, poi penseremo anche alla sfida col Casteggio».