Calcio Serie B – Botturi: “Da martedì al lavoro con Possanzini per il nuovo Mantova”

MANTOVA Davide Possanzini sarà l’allenatore del Mantova anche nella stagione 2025-26. Per le carte non c’erano dubbi: il contratto fra il tecnico marchigiano e il club di viale Te si era infatti rinnovato automaticamente con la conquista della salvezza. Ma la realtà era un po’ più complessa, per una somma di ragioni: dai numerosi club interessati al mister biancorosso, alla sua tentazione di misurarsi con piazze e ambizioni diverse. Insomma, era legittimo per tutte le parti coinvolte prendersi qualche giorno di riflessione.
Le riserve sono state sciolte ieri dal direttore tecnico Christian Botturi, anch’egli richiesto da altre piazze ma fermo e convinto nell’onorare il contratto col Mantova. «Da martedì – ha riferito Botturi – io e Possanzini ci metteremo al tavolo per programmare la stagione 2025-26. Definiremo chi farà parte del progetto tecnico, gli obiettivi della stagione, l’organizzazione e le date del ritiro». Il dirigente bresciano non nasconde la sua soddisfazione: «Fa piacere che ci siano club importanti di Serie A e B che apprezzano Possanzini e si siano fatti avanti per averlo. Io sono orgoglioso di averlo scelto perchè, oltre che un grande allenatore, è una grande persona. Anche stavolta ha sposato convintamente il progetto Mantova. Proseguiamo all’insegna della continuità».
Continuità, appunto. Sulla panchina biancorossa è un’autentica rarità. Basti pensare che l’ultimo allenatore a guidare il Mantova per tre stagioni consecutive è stato Mimmo Di Carlo, triennio di grazia 2004-07 con promozioni dalla C2 alla B fin quasi alla A. Come Di Carlo, Possanzini ha scritto pagine gloriose dell’Acm ed ora ha la possibilità di arricchire il palmarès. Qui, in realtà, entriamo in una sorta di campo minato, legato al budget che stanzierà il presidente Filippo Piccoli e ai conseguenti obiettivi sul campo. Sul punto Botturi non si sbottona («ne parleremo dalla settimana prossima»), ma è ragionevole pensare che una delle molle che ha convinto Possanzini a restare è proprio legata agli obiettivi del prossimo anno. Al di là di quanto spenderà Piccoli, del valore dell’organico o dell’impiego o meno dei giovani, il Mantova proverà a recitare un ruolo da protagonista nel prossimo campionato. Non certo per andare in Serie A, ma per stazionare almeno nella parte sinistra della classifica. Questo almeno è quanto ci si attende dal secondo campionato di B, dopo il rodaggio e le comprensibili difficoltà del primo.
In questo senso, la permanenza di Possanzini rappresenta una garanzia. Non perchè non ci fossero in giro tecnici alla sua altezza, ma perchè in questi due anni Possanzini e il suo staff hanno costruito e plasmato un gruppo a propria immagine e somiglianza, adottando un metodo di lavoro che si è rivelato vincente, con meccanismi e dinamiche ormai rodati. Un’estate fa si era deciso di ripartire dalla base che aveva trionfato in C, giusto con qualche innesto. Sarà così anche quest’anno o dobbiamo aspettarci qualche cambiamento più drastico, siano partenze eccellenti o acquisti di grido? A queste, come ad altre domande, si comincerà a rispondere da martedì. Nel frattempo è giusto sottolineare come non siano molte le società che possono già ora mettersi al lavoro. Anche questo è un vantaggio non da poco.