Mantova «In questo momento il nostro mantra è lavorare, lavorare e ancora lavorare – afferma il dt biancorosso Christian Botturi -. Non serve parlare, l’unica medicina è continuare ad allenarsi. Il lavoro ci ha sempre contraddistinti e ci aiuterà a superare questo inizio di stagione non idilliaco. Dispiace vedere i tifosi delusi, ma siamo convinti che capiranno sia il momento che la nostra volontà di reagire attraverso il lavoro. Da sabato sentiremo la loro importanza come 12esimo uomo in campo». Con queste parole Botturi ha voluto caricare il Mantova in vista del tour de force. Il momento non è dei migliori e giocare tre partite ravvicinate in 7 giorni di certo non aiuta. Ma urge un cambio di rotta e risposte concrete da parte di tutti. Tre sconfitte (l’ultima sabato scorso nel derby del Martelli con il Modena) nelle prime quattro giornate sono tante, ma non solo in termini di risultati, bensì di prestazione. Il quadro è chiaro: serve ritrovare fiducia e continuità al più presto. L’unico che può riuscirci è mister Davide Possanzini, ovviamente con il supporto del presidente Filippo Piccoli e dello stesso direttore. La tempesta passerà.
Sabato arriva il Frosinone, reduce da due vittorie (contro Avellino e Padova) e altrettanti pareggi con il Palermo e, ultimo in ordine cronologico, allo “Stirpe” col Sudtirol. I ciociari, quarti con otto punti, hanno una difesa granitica che fino ad ora ha incassato solo due reti. Cinque invece i gol segnati. L’allenatore è Massimiliano Alvini, alla guida del Cosenza nella passata stagione, un tecnico esperto e navigato con trascorsi anche in Serie A (18 partite) sulla panchina della Cremonese. L’Acm l’anno scorso ha sofferto il Cosenza, come dimostrano i risultati (3-2 ad agosto, con gol al fotofinish di Solini e il 2-2 dello scorso gennaio). Ma anche il Frosinone, battuto 3-1 a dicembre 2024 al Martelli e poi vittorioso 2-1 a marzo. Subito dopo la sfida con i gialloblù, i biancorossi scenderanno di nuovo in campo per il turno infrasettimanale in programma martedì 30: dopo due gare interne, i virgiliani voleranno a Castellammare per sfidare la Juve Stabia. In estate le Vespe hanno cambiato guida tecnica e al posto di Guido Pagliuca, passato all’Empoli, è arrivato Ignazio Abate. L’ex difensore di Milan e Nazionale non sta affatto sfigurando. In quattro giornate ha portato i campani al settimo posto grazie ai sei punti conquistati, frutto di una vittoria e tre pareggi. Anche in questo caso l’avversario era riuscito nella passata stagione ad impensierire il Mantova. All’andata si giocò sul campo neutro del “Garilli” di Piacenza. Mentre al ritorno finì 1-1 sempre con gol allo scadere di Solini, che rispose al vantaggio iniziale di Mosti. Concluderà il trittico la trasferta ad Avellino in programma sabato 4 ottobre. I campani sono una matricola, ma in queste prime giornate hanno fermato il Modena sull’1-1 e battuto sia Monza che Carrarese. La classifica sorride: quinto posto con sette punti all’attivo.
Ora più che mai serve l’aiuto di tutti. Forse sabato col Frosinone, oppure a Castellammare, Possanzini potrebbe dare spazio a chi finora ne ha avuto poco, come i vari Pittino, Mullen, Paoletti, Artioli e Marras. Il mister marchigiano si gioca tanto, se non tutto; molto dipenderà da come uscirà il Mantova da questo trittico. L’unione fa la forza, ora più che mai serve invertire la rotta e tornare a vincere.






































