Calcio Serie B – Centro di coordinamento Mantova Club, infinita passione biancorossa

MANTOVA Venticinque sodalizi per un totale di 1.700 iscritti. Sono numeri lusinghieri, quelli esibiti dal Centro di coordinamento Mantova Club. Ne parliamo con il presidente Gianluca Negretti (per tutti “Nero”), infaticabile organizzatore di trasferte, eventi e iniziative varie, con un unico comune denominatore: il Mantova. Negretti è a capo di un direttivo che comprende altri 6 membri: Andrea Fontanesi e l’avvocato Dionigi Biancardi (vicepresidenti), Leonardo Cacciarella (responsabile web communication), Lorenzo Fontanesi (segretario organizzativo), Giacomo Bonfà (tesoriere) e Alessandro Martini (marketing). «Gente che mi dà una grossa mano e che ringrazio – ci tiene a dire Negretti – . Così come mi piace ricordare un’altra figura fondamentale del nostro Centro, Romano Cestari, che ci ha lasciati qualche mese fa».
I numeri, appunto. «Siamo passati dai 900 iscritti all’inizio della scorsa stagione agli attuali 1.700. A breve inaugureremo il 25esimo club (“Milano Biancorossa”). Di recente ne è nato uno in Texas e un altro di calcio a 5 (“Ducato”). Il più antico è il “Villa Saviola” seguito dal “Platan”, mentre quello con più iscritti è il “Garo per sempre” con 260, seguito da “Marcaria” con 230 e “Giulio Giovannoni” con 200. Finora in trasferta, con i nostri pullman, abbiamo totalizzato 1.056 presenze: quelle più partecipate sono state quelle di Genova (258) e Reggio Emilia (254)». A proposito di trasferte… «Quella più intensa è stata Bari – svela il “Nero” – . Ci siamo andati con i pulmini: un viaggio di 11 ore! Stancante, ma ci siamo divertiti. Quella più deludente? Carrara: stadio fatiscente, e il Mantova non ha giocato una gran partita. In ogni caso, per noi è sempre un piacere ritrovarci e viaggiare al seguito della squadra».
Ovviamente il Ccmc è presente con i suoi club e i suoi striscioni anche al Martelli. Anzi, quest’anno Negretti si era fissato un obiettivo: animare il settore distinti. «Ci siamo riusciti in parte – dice – . Ma secondo me possiamo fare di più, e a tal proposito stiamo studiando qualche coreografia speciale per le prossime partite. Purtroppo ci sono almeno tre motivi per cui i distinti, settore tradizionalmente appannaggio dei tifosi occasionali, faticano a riempirsi: il prezzo del biglietto (30 euro, ndr); il freddo; e soprattutto la gestione a dir poco discutibile della viabilità, che certo non invoglia la gente a venire allo stadio. È un problema serio, quest’ultimo, e non si sta facendo abbastanza per risolverlo».
Tra le iniziative del Ccmc, spicca la pubblicazione del giornalino “Mantova Biancorossa”: sono previste ancora due uscite quest’anno, il 22 febbraio in occasione di Mantova-Bari e l’1 maggio per Mantova-Cesena. E poi ci sono le tantissime feste, cene e ritrovi che coinvolgono i vari club, molti dei quali si prodigano per il sociale tramite raccolte e donazioni benefiche ad enti e associazioni. Questi appuntamenti vedono parte attiva anche la società di viale Te: «Sì – conferma Negretti – , il Mantova ci dà una mano mandandoci qualche giocatore per le cene dei vari club. Abbiamo riscontrato una buona attenzione verso la tifoseria e ci auguriamo che possa crescere ulteriormente».
Ne approfittiamo per chiedere a Gianluca un parere sul rendimento del Mantova in campo: «Personalmente avrei firmato per avere 23 punti dopo 20 giornate. Non scordiamoci che siamo neopromossi e che molti giocatori non si erano mai misurati con la B. Ora c’è il mercato: io ho fiducia piena nella società. Piccoli, Botturi e Possanzini ci hanno portato fin qui e sanno sicuramente cosa fare. Qualche tifoso si lamenta? Ma quelli ci sono sempre stati! Io non mi scompongo, accolgo tutti a braccia aperte».