MANTOVA Il Mantova capitombola contro il Bari sotto gli occhi di 10mila tifosi. Ai biancorossi non basta una buona prova per tornare a vincere e uscire dai play out. A fine gara, un rammaricato Davide Possanzini fatica a capacitarsi della sconfitta. «È stata la partita che ci aspettavamo – spiega – . Sono venuti con l’intento di non farci giocare e portarci sui loro binari. Tutto sommato però la gara è rimasta in equilibrio fino alla fine. Purtroppo abbiamo subìto gol nel momento in cui eravamo più in controllo. Personalmente, avevo la sensazione finisse 0-0, così ho cercato tramite i cambi di creare più opportunità per segnare. Ma è successo quando siamo passati in svantaggio. Dispiace perché alla fine era una gara che contava, con in palio punti pesanti. Ma dobbiamo guardare avanti e capire che queste partite si decidono solo dai duelli. La tattica non esiste. Fa male vedere i ragazzi abbattuti, però oggi (ieri, ndr) ho visto un match più che vinta dal Bari, perso da noi».
In Serie B il dettaglio fa la differenza: «Capita poche volte di vincere un duello in fase offensiva – afferma amareggiato – . E quando succede, devi cercare di essere il più cinico possibile. Potevamo attaccare meglio l’area di rigore, ma seconde me la squadra c’è e lo ha dimostrato fino all’ultimo. Ovvio che di fronte a questi risultati si può diventare quasi pessimista, però io vedo del buono. Sono sicuro che la salvezza sia alla nostra portata, l’importante è dimenticare la sconfitta in fretta per non avere strascichi». Se da un lato i duelli sono stati il “tallone d’Achille” biancorosso, dall’altro anche i cambi non hanno inciso come sperato. «Potevamo fare di più con Galuppini e Bragantini. Ma dopo il loro gol è diventato più complicato trovare gli spazi perché si sono schiacciati. Però non sono state le sostituzioni a incidere sul risultato. Anche senza, sarebbe finita così. Burrai? Scelta tecnica. Avendo inserito Bragantini volevo dare più sostanza al centrocampo assieme a Galuppini. Mentre ho lasciato Wieser e Trimboli perché in caso di ripartenza del Bari, hanno più gamba rispetto a Sasà». «A fine partita – conclude Possanzini – ho detto ai ragazzi di stare tranquilli, anche se so che dopo una sconfitta così le parole vanno pesate. Stiamo pagando a caro prezzo certi errori e non è la prima volta che ci capita. Sono io il primo responsabile. Spesso siamo noi stessi a farci del male da soli, ma dobbiamo comunque stare tranquilli e continuare a lavorare. Non possiamo fare altro se non lavorare e cercare di limare questi errori. Siamo dispiaciuti perché la gara è stata sotto il nostro totale controllo. In fin dei conti però il merito va dato anche agli avversari che hanno difeso molto bene gli spazi».





































