Calcio Serie B – Un terzo posto e tante uscite ai primi turni: lo scarso feeling tra il Mantova e la Coppa Italia

MANTOVA Il Mantova affronterà per la 31esima volta la Coppa Italia “dei grandi”. L’ultima fu nell’estate 2019, e i biancorossi (allora in D, allenati da Brando) fecero pure un’eccellente figura: nel primo turno vittoria a Siena (2-0 firmato Scotto e Guccione); nel secondo turno sconfitta di misura e in extremis a Pescara (3-2 con gol decisivo degli abruzzesi al 91’ dopo il 2-2 al 90’ di Tremolada).
Per trovare partecipazioni precedenti bisogna risalire al quinquennio cadetto di Lori. Il Mantova si arrampicò fino al terzo turno in due occasioni (saltando però il primo turno in quanto qualificata di diritto): nel 2008, con Brucato in panchina, battendo il Gallipoli 1-0 e venendo eliminato dal Genoa a Marassi per 3-1; nel 2009, allenatore Serena, superando 3-1 la Pro Patria e venendo battuto 3-0 dal Chievo a Verona. Primo ostacolo superato anche nell’estate 2006 (vittoria 2-1 a Novara), poi la sconfitta nel secondo turno a Modena ai rigori. Nel primo anno di Serie B (2005) biancorossi subito fuori, battuti 2-0 a Grosseto; stessa sorte nel 2007, ko 1-0 a Trieste nel giorno di Ferragosto.
Andando a ritroso nell’almanacco della Coppa, si segnala una fugace apparizione nella disgraziata stagione 1990-91: eliminazione al primo turno, allora articolato in gare di andata e ritorno, per mano della Cremonese (sconfitta 2-0 allo Zini, 0-0 al Martelli).
Poi bisogna retrocedere fino agli anni ’60 e ’70, con il Mantova stabilmente in A o in B. Poca fortuna per i biancorossi, quasi sempre fuori al primo turno o nella fase a gironi. Fa eccezione la stagione 1961-62: l’Acm di Edmondo Fabbri, neopromossa in A e protagonista di un ottimo campionato (nono posto), arrivò fino alle semifinali di Coppa Italia eliminando Venezia, Fiorentina e Catanzaro. In semifinale vinse il Napoli 2-1 al San Paolo. Il Mantova si consolò con battendo 1-0 la Juve nella finale per il terzo posto, grazie a un rigore di Mazzero.