MANTOVA Cominciare bene il girone di ritorno, chiudere al meglio il 2022, superare una diretta concorrente per la salvezza, tornare a vincere al Martelli. Ne ha di buoni motivi il Mantova per battere domani il Sangiuliano. Lo sa bene Nicola Corrent: «Dobbiamo chiudere l’anno con una grande partita – ammette – . Ci servono i tre punti». Il tecnico biancorosso si aspetta una seconda parte di campionato di altro spessore da parte dei suoi: «Dobbiamo migliorare quanto fatto all’andata, e bisogna farlo già da questa partita. Il Sangiuliano è una squadra viva che ha ritmo, composta da giocatori intraprendenti. Mi aspetto una partita diversa rispetto a Padova, ma anche rispetto a quella con l’Albinoleffe. Perchè il Sangiuliano gioca a viso aperto, è una squadra che attacca e vuole far gol. Noi dovremo esser bravi a leggere ogni situazione, a rompere la partita, attaccare e difendere rapidamente, sfruttare gli episodi quando si presenteranno».
Il Mantova viene da un pareggio sofferto in quel di Padova. «In realtà – spiega Corrent – gli aspetti positivi di quella partita superano quelli negativi. Da un lato mi ha dato fastidio aver preso gol subito dopo essere passati in vantaggio. Però, contro un avversario di qualità e con un nuovo allenatore, abbiamo offerto una prova di carattere. Ci siamo difesi con ordine senza rinunciare a ripartire. Paradossalmente siamo stati più bravi che ad Arzignano, dove pure abbiamo vinto».
Da un po’ di tempo il mister chiede ai suoi di migliorare la lettura delle varie fasi della partita, ma il processo è ancora in fase di completamento. Corrent fa capire che tocca ai giocatori raggiungere lo step mancante: «Premesso che questo è l’aspetto più difficile da migliorare, dico che in una partita ci sono momenti che non puoi assolutamente prevedere o studiare in allenamento. In questi frangenti è la qualità dei giocatori che deve fare la differenza. Sono loro i veri protagonisti in campo, tocca a loro prendersi la responsabilità di diventare determinanti. È un discorso che ho fatto di recente a Mensah: se a Pordenone era uno dei tanti, qui è percepito come un punto di riferimento e, come tale, deve provare ad essere più decisivo».
Chiediamo al mister come avrebbe reagito se alla vigilia del campionato gli avessero detto che il Mantova chiudeva quartultimo al giro di boa: «Avrei risposto con una domanda: come ci siamo arrivati? Il campionato finora ha detto che dobbiamo fare di più. Io sono sereno ed orgoglioso dei miei, vedo che lavorano bene. Allo stesso tempo pretendo di più perchè non mi soddisfa la posizione in classifica».
Chiusura sui tifosi: «Complici i biglietti gratis – dice Corrent – , mi aspetto un clima di coesione. I ragazzi desiderano essere spinti. Ma dobbiamo essere noi a creare queste situazioni favorevoli».