MANTOVA Tra gli obiettivi che il Mantova si pone per il 2023 c’è sicuramente recuperare una fetta consistente di tifosi, pronti ad andare allo stadio per seguire dal vivo le imprese della squadra biancorossa. Il tema è risaputo: due fallimenti in 7 anni, tre campionati di Serie D, la pandemia, i risultati altalenanti sono tutte componenti che hanno provocato l’allontanamento dei tifosi. Che magari continuano ad interessarsi delle sorti biancorosse, ma lo fanno in maniera distante e distratta (salvo poi pontificare sui social).
La stagione 2022-23, quanto ad attesa ed entusiasmo, è partita ai minimi storici. Le ansie dello scorso campionato, qualche pregiudizio sull’allenatore, le perplessità su alcune mosse di mercato: tutti questi fattori hanno inquinato l’ambiente. I nemmeno 700 abbonamenti sottoscritti fotografano bene questa disaffezione. In viale Te se ne sono resi conto ed hanno (gradualmente) avviato una politica di riavvicinamento alla piazza attraverso una serie di iniziative, come il contest per scegliere la maglia del prossimo anno e l’ingresso gratuito per la gara col Sangiuliano. Non è un processo semplice nè immediato, anche perchè nessuna iniziativa potrà mai rivitalizzare una piazza quanto una serie di vittorie e una buona classifica.
Un piccolo risultato, in ogni caso, è già stato ottenuto. La media degli spettatori al Martelli nelle prime 10 gare casalinghe di questo campionato è pari a 1.409 contro i 1.200 della scorsa stagione. Ovviamente nulla di eclatante, nè pensiamo che questo dato possa soddisfare il presidente Filippo Piccoli, che mira a ben altri numeri. Ma è comunque un passo in avanti, a fronte di una classifica che per tutto il girone d’andata ha visto il Mantova annaspare in zona play out.
Soprattutto fa ben sperare il modo in cui s’è concluso il 2022: col record stagionale di presenze al Martelli (2.478), per la vittoria col Sangiuliano che ha portato il Mantova fuori dalla “zona rossa”. D’accordo: l’ingresso allo stadio era gratuito. Ma si era comunque all’anti-vigilia di Natale, dunque in una giornata tradizionalmente dedicata ad altre faccende. E la partita non presentava certo un appeal elevato.
Per quanto riguarda le altre gare, si passa dai 1.630 di Mantova-Pordenone, in buona parte richiamati dal ritorno di Mimmo Di Carlo al Martelli; al minimo dei 905 di Mantova-Albinoleffe, giocata di mercoledì pomeriggio.
Un obiettivo ragionevole, per il club di viale Te, potrebbe quello di stabilizzarsi sulle 2mila presenze (come del resto avveniva nei campionati di C prima del fallimento del 2017). Anche questo, se vogliamo, non un numero-monstre. Ma perlomeno un gradino scalato in più, con la speranza che sia solo il primo di una lunga serie. Spetta alla società con le sue politiche, ma soprattutto alla squadra con i suoi risultati, far sì che il 2023 rappresenti, anche su questo versante, un anno di crescita. Se non di svolta.
Gli spettatori gara per gara
MANTOVA-Novara 1.430
MANTOVA-Trento 1.350
MANTOVA-Pro Sesto 1.200
MANTOVA-Pordenone 1.630
MANTOVA-Pergolettese 1.350
MANTOVA-Piacenza 1.300
MANTOVA-FeralpiSalò 1.200
MANTOVA-Albinoleffe 905
MANTOVA-Pro Vercelli 1.246
MANTOVA-Sangiuliano City 2.478