Calcio Serie C – Mantova, il day after è ancora più bello. Ora bisogna scrivere il futuro con Possanzini e Botturi

Mantova «Mi dispiace, io sò io e voi non siete un c…». E’ la celebre battuta del grande Alberto Sordi nel film “Il marchese del Grillo”. Una frase che sintetizza al meglio, a nostro avviso, l’andamento della gara condotta dal Mantova all’Euganeo, ma più in generale il percorso dei virgiliani in questo campionato. La notte splendida di Padova non è altro che un’ulteriore conferma di quanto sia diversa la squadra di mister Possanzini rispetto alle altre avversarie. In tutto: nel carattere, nella coesione tra i giocatori, ma soprattutto nel gioco che viene proposto. Idee decisamente innovative per il campionato di Serie C, studiate e applicate in settimana per poter fare la differenza in partita. Ormai anche i mugugni di inizio anno per le sporadiche amnesie in fase di palleggio sono andati nel dimenticatoio. La forza del Mantova è stata proprio quella di andare avanti con la propria filosofia di gioco, acquisendo sicurezze ed esperienza, gara dopo gara. Ecco che si spiega quindi il gol di Fiori, che chiude nel migliore dei modi una ripartenza dal basso. Il Mantova nel corso di questo campionato aveva già fornito ottime prestazioni, ma nel match di Padova si è visto qualcosa in più. Quello del Mantova è un calcio totale, una manovra di gioco che coinvolge tutti gli 11 giocatori in campo. Il terzo gol messo a segno l’altra sera da Galuppini ne è la dimostrazione: 13 tocchi con un giro palla che ha mandato in bambola un avversario totalmente spaesato e in affanno, che non è riuscito ad arginare lo strapotere dei virgiliani, spietati anche nei cinque minuti di recupero. Tutto questo è stato rivisto chissà quante volte dai tifosi negli higlights della partita.
Insomma, una serata che difficilmente si scorderà e che inevitabilmente porta a fare dei ragionamenti sul futuro di questo campionato, e oltre. L’obiettivo primario sarà quello di consolidare sempre più il primo posto in classifica, affrontando ogni gara con la massima concentrazione, ma siamo certi che Possanzini e il dt Botturi sapranno gestire molto bene questo aspetto, come hanno già fatto in stagione. Poi, a fine annata, si farà il punto, ma è chiaro che una società ambiziosa come il Mantova dovrà blindare il duo Possanzini-Botturi per costruire un ciclo che i tifosi si augurano possa essere ancora più vincente. Ora, però, c’è l’Arzignano e il popolo biancorosso tornerà a riempire il “Martelli” sperando di godersi un’altra domenica di grande festa.