MANTOVA L’addio al calcio giocato di Emanuele Suagher ha colpito molto i tifosi del Mantova. Non tanto o non solo per la decisione in sè, dettata dai troppi infortuni subiti, quanto per l’inusuale conferenza stampa convocata martedì, che ha visto presenti tutti i compagni di squadra di Emanuele, nonchè mister Possanzini e il suo staff, il dt Botturi, il direttore operativo Raffa, la moglie e i figli del giocatore. Una partecipazione totale e mai vista, almeno da queste parti. Una condivisione che ha commosso lo stesso Suagher, ma anche i suoi compagni. E che, come dicevamo, ha provocato una straordinaria ondata d’affetto anche da parte dei tifosi, attraverso messaggi e like sui social. Suagher è a Mantova da soli 6 mesi, non ha giocato nemmeno tante partite, eppure ha saputo imporsi e farsi ben volere dentro e fuori lo spogliatoio. Nemmeno se ne andrà del tutto, visto che è già entrato a far parte dello staff di Possanzini. Ma l’emozione che ha provocato in chi gli sta accanto e in chi lo segue dagli spalti è emblematica del clima che si è creato dentro e attorno a questo Mantova. Anche questo, come le qualità umane di Suagher, è un patrimonio da non disperdere.
