MANTOVA Massima concentrazione. È quello che chiede Davide Possanzini ai suoi ragazzi, per la partita di domani con l’Atalanta. Il Martelli sarà anche addobbato a festa, ma il match è da giocare, con tutte le insidie del caso. «Mancano cinque gare alla fine – ha detto il tecnico biancorosso nella conferenza stampa di ieri, prima di Padova-Pergolettese – . La prima è quella con l’Atalanta e a questa dobbiamo pensare. Come fosse una finale. La concentrazione c’è. Quello che potrebbe ingannare, semmai, è la tensione: gli ultimi passi di una corsa sono sempre i più complicati. Può subentrare la paura di non farcela, ma noi dobbiamo eliminare tutti questi pensieri».
L’Atalanta U23 è una delle squadre più imprevedibili del campionato. «Hanno un modo di giocare tutto loro – spiega il mister – . È una squadra che ti spinge sempre al limite, e che vuole arrivare al risultato attraverso il gioco. Mi aspetto una partita spettacolare, difficile e giocata sui duelli. Tutto quello che succede fuori dobbiamo tramutarlo in energia positiva, usandolo come benzina».
A un passo dal traguardo, l’occasione è buona per ribadire concetti che sono stati il filo conduttore della stagione: «Abbiamo compiuto un percorso che ci ha regalato tante emozioni. Il nostro obiettivo era portare entusiasmo e dare riconoscibilità a questa piazza. Tutto ciò è stato raggiunto, e pure in tempi brevi. Non ce lo aspettavamo neanche noi. Sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto e dei miei giocatori». A proposito di giocatori, all’inizio della stagione Possanzini temeva una sorta di “crisi di rigetto” da parte del gruppo, per quel suo calcio così dispendioso. Così non è stato: «Devo ammettere che questa continuità di rendimento ha sorpreso anche me. Forse, a forza di rompergli tutti i giorni le scatole, i ragazzi non mi sopportano più. Però sul campo continuano a dare il massimo. Mi auguro continuino a farlo fino alla fine, perchè credo che questa squadra abbia ancora un potenziale inespresso».
Infine, Possanzini rivolge un messaggio anche ai tifosi: «Ci hanno sempre sostenuto alla grande e sono sicuro che lo faranno fino alla fine. La loro spinta la sentiamo».