Calcio Serie C: Mantova-Triestina 2-1. Possanzini: “Bravi ragazzi, vittoria pesante”

ALT_9429_2955848

Mantova Per come si era messa, sembrava che il Mantova potesse arrivare al triplice fischio senza patemi. E invece alla fine ha dovuto tirare un bel sospiro di sollievo, perché l’autogol di Brignani, nella concitata azione sulla ribattuta di Festa al rigore di Minesso, ha rischiato di rovinare la festa al Mantova e a mister Davide Possanzini, che ieri ha spento anche la candelina sulla torta portata in sala stampa dai giocatori biancorossi durante la conferenza post gara. Un fuori onda tanto inaspettato, quanto gradito. «Miglior compleanno non poteva esserci. Sono contento, anche se il regalo me lo fanno tutti i giorni con un gran lavoro in campo. Mi ha fatto piacere per come è arrivata la vittoria, anche se abbiamo sofferto troppo nel finale. La squadra ha fatto una grandissima partita, ma dovevamo chiuderla prima. Mi auguro che in futuro si possa fare meglio sotto questo punto di vista». Possanzini può esultare per questi tre punti pesantissimi: «Le partite diventano sempre meno e i punti valgono il doppio. Siamo lassù e da lì non ci vogliamo spostare, quindi piedi per terra e pensare alle cose che sappiamo fare. Ma per diventare grandi bisogna mettere a posto ancora un po’ di cose». Il riferimento è a quelle occasioni, tante, non sfruttate dai biancorossi nell’arco del match: «Ne abbiamo avute tantissime nel primo tempo. Siamo riusciti a puntare la loro linea difensiva e abbiamo sbagliato tiri dal limite. Un risultato che non rispecchia in pieno la nostra gara». Gli abbiamo chiesto se guarderà il Padova… «No, guarderò l’Alessandria, anche se non ha giocato (ride, ndr). Me la devo studiare. Non sarà una gara semplice». Mastica subito amaro il neo tecnico della Triestina Roberto Bordin: «Sapevamo che avremmo affrontato una squadra molto forte e ha fatto quello che è abituata a fare da inizio campionato: giocare a calcio. I due gol in 12’ ci hanno tagliato un po’ le gambe, ma poi ci siamo ripresi con qualche cross insidioso. Nel secondo tempo siamo cresciuti e spingendo molto abbiamo corso qualche rischio».