La VOCE dei tifosi, racconti dai gradoni dello stadio: Mantova-Salernitana

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di Chiara Sanguanini

“Sento un brivido, sento un brivido, sento un brivido è la curva Te che salta”.
Ci si ritrova in curva Te. Stessi posti, stessi tifosi.
C’è quello che guai a brontolare, “Ricordate sempre dove eravamo”, della serie “odio gufi e grolle”, che si volta se qualcuno sbuffa e poi improvvisamente, dopo un errore dei nostri a centrocampo, esprime “garbatamente” disappunto.
C’è quello che “Allo stadio si fa solo il tifo per la propria squadra”, infastidito dal coro “Cremonesi pezzi di…”.
C’è l’anziano che guarda interessato le tifose giovani e carine e le invita ad improbabili gite… ergo il “lumacone”.
C’è quello che passa e ripassa sulle scale, sudato e gocciolante, carico di birre sulle quali tossisce e starnutisce. Bleah!
C’e uno agitatissimo: urla, bestemmia, non riesce a star fermo, canta, impreca e finalmente gioisce.
Ci sono Matteo e Cristian, giovanissimi tifosi sapienti. Es. Se vuoi sapere chi è il 17 si chiede a Matteo “Radaelli” e il 70? Cristian lo sa “Aramu”.
C’è Bice che canta, ci sono io che non canto (la tensione mi chiude la gola), c’è Agnese che si copre gli occhi con una sciarpa ogni volta che la Salernitana va in attacco.
Gli ultrà? Entusiasmo e canti.
Inizia.
“Festa, lanciala avanti!” “Oddio, i passaggini” “Attenti, occhio!” “Vamoss, ragazzi!”.
Il Mantova sosta a lungo nella sua metà campo e qualcuno ha paura, molta paura.
Il capo ultrà “Aiutiamo i ragazzi. Non siamo piu in C, non possiamo vincerle tutte, ma cantiamo, facciamoci sentire, i ragazzi hanno bisogno di noi…”.
“Oh, al sarà mia diventà an pret!” “Sì. Della fede biancorossa” “Ah, beh, alura!”.
Su Mantova Passion: “Divertiamoci, perché chi vuol esser lieto sia, del domani non v’è certezza” (Renata).
“Solo applausi ragazzi, avanti così” (Fabio) “Spirito vichingo… TOP” (Bruno) “Radaelli, ci mancavi, bentornato!” (Francesco) “Bani terzino sinistro sempre più sicuro!” (Luigi).
Il Mantova domina, si e ci “spaventa” a fine tempo e per il momento è 0 a 0.
Si ricomincia: al primo minuto Ruocco crossa dalla sinistra e…GOOOOOOLLL!!! GALUPPINI!!!
“Grande!” “Il nostro bomber è tornato!”.
Amedeo, il poeta, declama “Per trottare, Galuppini deve segnare!”.
“Quanto manca?” “Un tempo intero, Bice!”.
In curva Te tifo alle stelle, la squadra sfiora più volte il raddoppio lasciando tutti col fiato sospeso. Quando Mensah, stremato, ottiene il cambio, lunghissimi applausi per lui. “Chissà se questa notte Mensah si troverà il suo marcatore nel letto” si chiede Renata.
La Salernitana fatica a costruire e picchia. “Sporcaccione!” grida un tifoso dopo un fallaccio dei campani.
Com’è, come non è, finisce così e ci ritroviamo abbracciati a cantare e chiamare i ragazzi sotto la curva. È festa. È felicità.
“Gran bel Mantova” (Lorenzo) “È ritornato” (Davide) “Ero critico, ma mi ha convinto” (Riziero) “Festa grande per 9000!” (Alberto) “Possanzini ha sorriso. Incredibile!” (Roberto).
“… dovunque andrai non ti lascerò mai…”.
Torniamo a casa col cuore leggero. Caro De Coubertin, l’importante è partecipare, ma vincere… che bello!!!