Pallavolo Serie A3 – Fattori: “Gabbiano sempre al top. Siamo pronti per le nuove sfide”

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Mantova Va in archivio un anno importante per la pallavolo virgiliana, grazie al Gabbiano si è tornati a respirare aria di serie A (seppure in A3) e con buoni risultati. Il 2024, però, nella sua coda ha anche segnato la perdita di un grande allenatore mantovano, Daniele Bagnoli, che ha fatto la storia della pallavolo. Ne abbiamo parlato con Paolo Fattori, presidente del Top Team.
Fine anno, tempo di bilanci: che 2024 è stato per il Gabbiano Farmamed?
«E’ stato un anno davvero sorprendente per i risultati raggiunti, anche se abbiamo perso tre finali (play off, Coppa Italia e Supercoppa, ndr). Questo però conferma il buon lavoro che stiamo facendo da anni. Non va dimenticato il premio assegnato al nostro coach Simone Serafini come miglior allenatore di A3, e il fatto che abbiamo stabilito il record di punti, ben 61, nella stagione regolare. Siamo rimasti ai vertici della classifica per due anni consecutivi, nonostante il nostro budget fosse inferiore rispetto a quello di alcune delle nostre avversarie. Il livello di questo campionato è sicuramente più alto, ma siamo ancora al secondo posto».
Quali obiettivi per il 2025?
«Puntiamo a raggiungere i play off e poi giocarci le nostre chance, sperando di essere più fortunati rispetto alla prima stagione in A3. Non puntiamo alla promozione per vari motivi, ma siamo pronti a sfruttare le opportunità che potrebbero presentarsi. Ogni trasferta è difficile, ma siamo riusciti a vincere tre volte anche quest’anno, contro San Giustino, Brugherio e San Donà».
Si riparte proprio da San Donà, il 7 gennaio, per la Coppa Italia. Come si prepara il Gabbiano per questa sfida?
«Ce la giochiamo dopo aver già vinto in campionato, affrontando la squadra che riteniamo la meno temibile tra quelle di testa. La Final Four è il primo obiettivo stagionale, e proveremo a raggiungerla per il secondo anno consecutivo».
Ci ha lasciato Daniele Bagnoli, ha un ricordo da condividere con noi?
«Ci sentivamo spesso per telefono, e purtroppo era molto sofferente negli ultimi tempi. È venuto a mancare un allenatore che ha scritto la storia della pallavolo, non solo quella mantovana, sia con la Pallavolo Mantova che con il Gabbiano. Mi allenava quando avevo 16 anni e giocavo in Serie D. E’ stato un po’ come il Capello o l’Ancelotti della pallavolo, vincendo in tutto il mondo, non solo gli otto scudetti, ma anche tanti altri trofei. È stato un grande allenatore, che ha lasciato un segno indelebile nella pallavolo mondiale. Ha potuto passare la vigilia di Natale con la sua famiglia, che sicuramente conserverà un bellissimo ricordo di lui. Ha allenato fino al 2019, quando si è ritirato per motivi di salute. E’ stato il primo di una lunga serie di allenatori mantovani che continuano a far parte della nostra realtà, come suo fratello Bruno, Anastasi, Zanini, Beccari. Ci ha fatto innamorare di questo sport, la sua scomparsa lascia un vuoto enorme».