VIADANA Una giornata memorabile di sport e grande rugby giovanile. Viadana si è trasformata ieri nella capitale mondiale dell’Under 20, accogliendo sul prato dello stadio Zaffanella tre sfide di altissimo livello che hanno deciso le finaliste per il titolo iridato e una delle finaliste per il 5° posto. Una maratona di rugby, tra talento, emozioni e spalti gremiti: l’atmosfera è stata quella delle grandi occasioni. Il verdetto più atteso è arrivato in serata: saranno Sudafrica e Nuova Zelanda a giocarsi il titolo mondiale sabato sera a Rovigo. Due potenze del rugby internazionale, che confermano anche a livello giovanile la profondità del proprio movimento.
Nuova Zelanda di forza
Nella semifinale pomeridiana, Nuova Zelanda più concreta della Francia, che ha pagato caro alcuni errori nei momenti decisivi. I Baby Blacks (ieri però in maglia bianca) sono partiti forte con due mete nei primi dieci minuti (Solomon e Bason), ma i francesi hanno reagito subito con le segnature di Gourgues e Britz. Sul finire del primo tempo Wiseman ha trovato il varco per il +10 neozelandese, ma Brau-Boirie ha tenuto i suoi in scia prima dell’intervallo (24-19). Nella ripresa, un piazzato di Simpson ha riportato la Nuova Zelanda oltre il break, ma la Francia ha colpito con Echegaray in mezzo ai due cartellini gialli neozelandesi, riportandosi a -1. Il momento sembrava favorevole ai transalpini, ma sono stati i Baby Blacks, in inferiorità, a costruire l’azione decisiva con un multifase efficace che ha chiuso il match. Francia generosa, ma imprecisa nei 22 metri: finisce 34-26 per la Nuova Zelanda, che vola in finale.
Sudafrica incontenibile
Nella seconda semifinale i Junior Springboks hanno superato l’Argentina 48-24, dominando per lunghi tratti. Nei primi 23 minuti il Sudafrica ha piazzato quattro mete, ipotecando di fatto il match. Il mediano Pead ha ispirato il gioco con un assist e una meta, Lekani è stato devastante nei contatti, mentre il triangolo allargato con Williams, Jooste e Mentoe ha mostrato tutto il proprio atletismo. L’Argentina ha provato a rientrare nel match tra fine primo tempo e inizio ripresa con due mete firmate da Garcia e Silva (28-17 al 52’), sfruttando un momento di appannamento sudafricano. Ma i Baby Boks hanno subito ristabilito le distanze con due piazzati e una splendida meta costruita da Erasmus e finalizzata da Bester. L’ultima parola è spettata a Jooste, autore di una cavalcata solitaria da 40 metri per chiudere i conti. Grande spettacolo e applausi per entrambe.
Derby all’Inghilterra
A inaugurare la giornata dello Zaffanella era stata la semifinale 5°-8° posto tra Inghilterra e Galles. Partita equilibrata per 50 minuti, poi i giovani inglesi hanno dilagato chiudendo sul 51-13. I gallesi erano partiti meglio, portandosi avanti 6-0 e poi ancora 13-12, ma nella ripresa hanno pagato un calo fisico evidente. L’Inghilterra ha messo a frutto la superiorità in mischia e nel gioco aperto, chiudendo con ben sette mete segnate.
Zaffanella protagonista
Al di là dei risultati, Viadana ha saputo offrire il palcoscenico perfetto per una giornata che resterà negli occhi di tutti. Le tribune gremite, la presenza di tanti giovani e famiglie, l’organizzazione impeccabile e un livello tecnico altissimo hanno trasformato lo Zaffanella in un tempio del rugby internazionale. Un grande spot per il movimento, per la città e per il rugby italiano, capace di ospitare con successo eventi di caratura mondiale. Ora il palcoscenico si sposta a Rovigo per l’ultimo atto del torneo, ma Viadana si gode il ricordo di un giorno da capitale del rugby.







































