VIADANA Domenica prossima, con il Natale alle porte, i leoni affronteranno la gara più interessante dell’ottava giornata della Serie A Elite, ospiti della capolista Rovigo che ha soffiato loro il primato proprio nell’ultima giornata sfruttando la sconfitta, prima stagionale dopo sei vittorie di fila, contro il Petrarca. Da Viadana il tifo si sposterà in Veneto in parte con mezzi propri e altri con il pullman sul quale sono rimasti gli ultimi posti disponibili (chi fosse interessato potrà rivolgersi alla segreteria in via Learco Guerra in zona Zaffanella).
La squadra giallonera è giovane e ha ancora grandi margini di crescita, ma c’è chi si sta mettendo in luce con continuità come il terza linea Fabrizio Boschetti il cui buon momento di forma è scandito dai due player of the match conquistati in stagione, dalle tante prestazioni di spessore e – dulcis in fundo – dalla chiamata in azzurro con l’under 23 allenata da German Fernandez nella vittoriosa sfida contro gli “Emergenti” scozzesi disputata sabato scorso. Tutto questo alla vigilia della trasferta di Rovigo che potrebbe decretare la regina d’inverno. L’importanza della partita è sottolineata anche dal fatto che sarà trasmessa in diretta su Rai 2.
Fabrizio, andate al Battaglini con due sconfitte alle spalle: qual è l’umore della squadra?
«Sicuramente questi due episodi negativi ci hanno segnati. Sono rientrato oggi dalla trasferta con la Nazionale e ho visto un gruppo carico, che ha voglia di portare a casa questa partita anche perché è uno scontro diretto per chi vorrà vincere la regular season e loro, ora, sono sopra di noi in classifica, quindi tutto il gruppo è focalizzato su questa partita-chiave».
Dall’analisi video cos’è emerso sul Rovigo?
«E’ un Rovigo diverso da quello dello scorso anno, una squadra che gioca molto di più, quindi dobbiamo stare attenti, ma il nostro modo di intendere il rugby ci porta a concentrarci su noi stessi».
Su cosa punterete maggiormente domenica?
«Non dobbiamo commettere l’errore in cui siamo caduti con il Petrarca. Abbiamo visto e rivisto video degli avversari perdendo il focus sul nostro gioco. Quindi rischio di essere ripetitivo, ma al Battaglini deve entrare la nostra identità».
Tu, De Villiers e Brisighella siete reduci dalla chiamata in azzurro con l’Under 23: che esperienza è stata?
«E’ stata un’esperienza fantastica perché una partita internazionale impone un confronto con l’alto livello e poi la maglia della nazionale dà sensazioni uniche».