VIADANA La terza linea è il riassunto di tutto. Serve la forza per il pacchetto di mischia, la propensione e la velocità nella corsa e l’abilità in termini di skills che hanno i trequarti, perché spesso chi porta il numero 8 sulla schiena è anche uno che partecipa alle strutture d’attacco e va in meta. Se poi, l’occhio di bue lo puntassimo sul numero 8 per più tempo scrutandone in profondità i significati più reconditi, ecco che ci troveremmo al cospetto di una sorta di aristocrazia del rugby, non per snobismo, ma per l’importanza del ruolo. E poi ci sono l’eleganza e il misticismo di un numero che, sdraiato sull’orizzonte, guarda all’infinito e che da qualsiasi angolatura lo si osservi porta ad una sensazione di equilibrio.
Accantonati i voli pindarici, si torna al rugby e ovviamente al big match del Battaglini tra i Bersaglieri di Rovigo e i Leoni di Viadana, in programma domenica alle 15.30. I veneti comandano la classifica e precedono i rivieraschi di tre punti (32 a 29). Una delle tante sfide interne, forse la più affascinante, è tra il numero 8 dei gialloneri Federico Ruiz e il rodigino (ex Viadana) Lautaro Casado Sandri. Andiamo a incontrarli, cominciando proprio dal grande ex di turno.
Lautaro, siete entrambi numeri 8, quali differenze ci sono tra voi nel modo di interpretare il ruolo?
«Federico è diventato un punto di riferimento del Rugby Viadana – spiega l’ex giallonero – , ma in generale tutta la terza linea è composta da grandi giocatori a cui bisognerà fare attenzione».
In una partita come questa, ha più pressione la squadra che è prima in classifica o chi insegue?
«La pressione può essere positiva o negativa, dipende da come la si vive. Per me è un privilegio giocare dove l’obiettivo è sempre quello di vincere, quindi diventa un fattore stimolante al di là della classifica. Ma penso che per loro non sia diverso».
Quanto incideranno mentalmente le due vittorie di Rovigo nella passata stagione?
«Assolutamente nulla perché negli 80 minuti, con l’adrenalina del momento, nessuno penserà a ciò che è successo mesi fa».
Quale sarà la chiave per vincere la partita?
«Essere il Rovigo che vogliamo essere. Ovviamente va considerato l’avversario con il proprio potenziale, ma noi siamo focalizzati sulla prestazione, il risultato è solo la conseguenza».
Se Casado Sandri promette battaglia, Federico Ruiz non è da meno. A lui la parola.
Federico, tra difesa e conquista chi è più in forma in questo momento?
«Ti posso dire il nostro punto di vista: stiamo lavorando tanto con molta attenzione e i miglioramenti credo che si stiano vedendo».
Qual è la chiave per vincere al Battaglini?
«Ci sarà grande battaglia, tanto in mischia quanto in touche. Ma anche il punto d’incontro sarà fondamentale per l’equilibrio. Chi dominerà quella fase vincerà la partita».