VIADANA Il rugby italiano riporta in calendario, dopo sedici anni di assenza, la Supercoppa. Una competizione introdotta nel 2006 dalla FIR e poi sospesa nel 2009, che vanta nell’albo d’oro due successi della Benetton Treviso, uno del Viadana targato Jim Love e uno di Parma. Venerdì sera, allo stadio “Tommaso Fattori” de L’Aquila (kick-off ore 19), a contendersi il trofeo saranno ancora una volta Viadana e Rovigo, le due protagoniste dell’ultima finale scudetto. La gara mette in palio il primo titolo stagionale, ma il valore simbolico va ben oltre. La rivalità tra gialloneri e rossoblù è storica, capace di accendersi a cicli alterni negli ultimi vent’anni tra Battaglini e Zaffanella. Nell’ultima stagione il Viadana ha saputo graffiare come mai prima: vittoria in trasferta a Rovigo, seguita da un clamoroso 62-34 casalingo che resta un risultato da tramandare. Poi, la beffa: finale tricolore a Parma persa contro ogni pronostico, lasciando nei gialloneri il fuoco vivo della rivincita. La Supercoppa arriva così al momento giusto. Una gara secca, su campo neutro, in cui tutto può succedere. «Sarà una partita dura non solo davanti, tra i primi otto uomini, ma in ogni settore del campo – spiega il Director Sosene Anesi -. Ci aspettiamo una vera battaglia con il coinvolgimento totale di tutti gli effettivi». Una linea confermata anche dal vicepresidente Paolo Bottari: «Iniziare la stagione con una partita così importante è una splendida opportunità. La giocheremo al massimo delle nostre forze, con l’ambizione di portare a casa un titolo che ci manca da troppo tempo».
La conferenza stampa di presentazione è in programma oggi a mezzogiorno, proprio al “Fattori”, con la partecipazione delle autorità locali, del presidente federale Andrea Duodo, del presidente della Lega (e del Viadana) Giulio Arletti e naturalmente dei due club con i rispettivi allenatori e capitani. Nell’occasione saranno svelati i XV titolari. Curiosità: alla voce allenatore il Viadana sarà rappresentato dal gm Ulises Gamboa e non dalla coppia Madero-Tejerizo. Un dettaglio che testimonia come quest’anno, mai come prima, lo staff tecnico giallonero si presenti come un organo collegiale, in cui competenze e responsabilità si intrecciano per dare maggiore solidità al progetto. Per Viadana l’occasione è doppia: tornare a mettere le mani su un trofeo che manca dal 2007 e ribadire, davanti a un avversario storico, di avere ancora tutte le carte in regola per recitare un ruolo da protagonista. La cornice de L’Aquila, città che riabbraccia il rugby di vertice, darà ulteriore fascino a una sfida che promette scintille.





































