Cape Town L’Italia emerge luminosa dal fango di Paarl scrivendo una delle pagine più belle nella storia del rugby italiano, mescolando gioco, carattere, cuore, orgoglio, lucidità e cinismo in un mix fin d’ora destinato a restare indelebile nel tempo. I ragazzi del trio Brunello-Santamaria-Dolcetto scendono in campo nelle peggiori condizioni ambientali e climatiche possibili, restando ancorati al proprio piano di gioco per l’intero arco della partita. La potenza fisica del XV sudafricano ha potuto di fatto poco contro il sistema difensivo azzurro, con i ragazzi autori di una prestazione enorme sul piano sia individuale che collettivo per il 26-34 finale che configura ora una classifica proiettata su scenari aperti. Grande gara del viadanese Simone Brisighella, schierato a mediano d’apertura: sotto la pioggia e nel fango il suo score parla di 4 calci su 5 e 9 punti segnati. Primo tempo: subito fisico l’inizio dei Baby Boks, che testano la difesa guadagnando un penalty già al primo minuto: la penaltouche è però ben controllata dagli Azzurrini, che guadagnano una mischia davanti ai pali. Al 6’ Douglas contrattacca al piede ma viene placcato in ritardo, e per gli Azzurrini arriva la prima rimessa laterale sui cinque metri in attacco: la difesa non tiene e provoca il crollo del drive, con meta tecnica e cartellino giallo ai danni del pilone destro Mdanda al minuto 9. Al 17’ l’Italia trova una seconda penaltouche che diventa nuovamente letale, per la percussione di Pisani che trova Gasperini prontissimo a raccogliere e allungarsi per la meta poi trasformata da Brisighella. 14 a 0. Al 25’ ennesimo fallo a terra del XV sudafricano proprio davanti ai pali, Brisighella non sbaglia, vantaggio che passa sul 17 a 0 mentre la pioggia aumenta di intensità. Attorno alla mezz’ora la reazione Boks (17-5 e 17-12). Nel secondo tempo, Gallorini entra al posto di Bartolini e di forza tocca oltre la linea per la meta del 12-24 dopo la conversione di Brisighella. Gallorini fa doppietta e Brisighella è sicuro alla trasformazione: 12-31. Il Sudafrica si fa sotto: al 56’ arriva la meta di uno straordinario Markus (19-31). L’Italia si disunisce, e dopo 4’ subisce l’uno-due che riporta gli Junior Boks sotto di 5 (26-31). Brunello chiama in campo tutta la panchina iniettando forze fresche. Al 72’ Sante spedisce in mezzo ai pali, riportando i suoi sopra il break: 26 a 34. Ultimi giri di lancette, poi la festa.