GONZAGA C’è qualcosa di nuovo, di antico e di futuristico nel medesimo periodare in questa Fiera Millenaria 2023 che, dopo avere aperto i battenti sabato, ieri ha vissuto la sua tradizionale giornata di inaugurazione alla presenza di numerose autorità civili e militari: a tagliare il nastro, accanto al presidente dell’Ente Fiera Giovanni Sala e al sindaco Elisabetta Galeotti, si sono uniti l’assessore regionale al turismo, marketing territoriale e moda Barbara Mazzali, il presidente della Provincia Carlo Bottani, il questore Giannina Roatta, il deputato Pd Antonella Forattini, il consigliere regionale Marco Carra e tantissimi sindaci del territorio (o loro delegati) in fascia tricolore tra cui il presidente del Consorzio Oltrepò Alberto Borsari. Aspetto questo che è stato molto apprezzato dal primo cittadino gonzaghese, come testimonianza di quanto la Fiera sia sentita e apprezzata a livello territoriale.
Dicevamo che c’è qualcosa di nuovo, di antico e di futuristico nella fiera 2023: il nuovo sta nelle iniziative che ogni anno arricchiscono il programma – basti pensare alla rassegna dei caseifici del Parmigiano-Reggiano o alla ruota panoramica che costituisce una delle attrazioni del luna park – mentre l’antico, nel senso buono del termine, sta in quegli spazi che con un rapporto quasi di fidelizzazione con il pubblico si ripropongono o, come nel caso dell’arena spettacoli, tornano a quella che era la loro collocazione pre-covid. Il futuristico risiede invece – nell’attesa di capire cosa farà “da grande” il Padiglione Zero, quest’anno dedicato all’esposizione delle auto – in quella gestione degli spazi che andrà a definirsi in futuro. Pur se al passo di addio (lascia la presidenza dopo 14 anni per il raggiungimento dell’età pensionabile), Giovanni Sala ha lanciato anche alcuni spunti: «Prima di questa edizione abbiamo provato a rivedere lo “schema” della Millenaria – ci ha detto – Abbiamo creato delle sezioni, vere e proprie aree tematiche dove si può lavorare e capire con chiarezza cosa può offrire la Fiera. Ma soprattutto elementi che danno una identità più precisa alla manifestazione». Da oggi abbiamo tempo fino al 10 settembre per scoprirlo.