La settimana inizia con molte nubi e un po’ di pioggia. Ma domani arriva l’estate di San Martino: tempo buono e non freddo almeno fino al prossimo fine settimana

MANTOVA La settimana parte con molte nubi e qualche goccia di pioggia. L’affondo di aria atlantica più fresca e instabile sul Mediterraneo ha dato vita nelle scorse ore ad un’importante depressione responsabile di un potente richiamo sciroccale. Il vento caldo di origine nordafricana ha portato le temperature fino a 26 gradi nel sud della Puglia e in Sicilia. Il nord Italia ha è stato invece interessato da una circolazione nordorientale, responsabile di un clima più freddo ma tutto sommato in parte soleggiato.
La depressione meridionale produrrà tuttavia effetti anche sulle regioni padane. Oggi avremo quindi cielo coperto con qualche pioggia fra la tarda mattinata e il primo pomeriggio, sebbene di entità modesta. L’assenza di sole conterrà le temperature massime entro gli 11/12 gradi, valori in linea con le medie del periodo.
Da domani tutto si sistemerà o quasi; il cielo sarà poco nuvoloso con tendenza a schiarite sempre più ampie nel corso della giornata che ripoteranno le temperature massime attorno ai 14 gradi. Questo perché da ovest avanzerà lentamente un grande anticiclone destinato ad inglobare progressivamente tutta l’Europa centrale, estendendo i propri effetti a buona parte della Penisola. Solo il sud Italia e la Sardegna continueranno a scontare gli effetti del maltempo.
Da mercoledì a venerdì, infine, grazie alla presenza dell’alta pressione godremo di giornate abbastanza soleggiate sebbene più fredde al mattino (termometro vicino allo zero nelle zone di campagna). La presenza del sole garantirà al termometro di raggiungere 13/14 gradi. Il rovescio della medaglia sarà rappresentato dall’aumento della foschia e dai banchi di nebbia, specie a ridosso del Po, quindi dal sensibile peggioramento della qualità dell’aria, con progressiva risalita delle polveri sottili in tutta l’area padana.
Arriverà in sostanza la cosiddetta estate di San Martino, ovvero quel periodo che sulla scorta della tradizione dovrebbe garantire ai giorni attorno all’11 novembre un tipo di clima abbastanza soleggiato e con temperature non così basse grazie alla presenza dell’alta pressione, statisticamente più attiva proprio in questo periodo. In realtà solo in un mese su tre tale tendenza viene rispettata.
Di sicuro, al momento non si intravedono all’orizzonte raffreddamenti di stampo invernale degni di nota, fatto che spingerà il primo, serio raffreddamento stagionale solo alla terza decade del mese. Non avremo però un mese così mite.
A tal proposito, il mese di novembre più «caldo» degli ultimi vent’anni è stato quello del 2018, mediamente il terzo più «caldo» del dopoguerra con tre gradi almeno oltre le medie statistiche. Eccezionale fu anche la sequenza di cinque giornate primaverili registrata nella prima metà di novembre del 2015, con temperature massime sempre comprese tra 21 e 22 gradi, non così distanti dai quasi 24° del novembre 2004, record mensile assoluto per Mantova città.
Alessandro Azzoni