MANTOVA Altri quattro spettacoli in arrivo nel palinsesto di 4D Teatro, il progetto che – grazie al Bando Emblematici Minori di Fondazione Cariplo, al sostegno del Comune di Mantova, di Fondazione Bam e di Fondazione Comunità Mantovana Onlus – ha consentito la sinergia tra differenti realtà teatrali cittadine, ciascuna delle quali ha portato in scena una produzione in Spazio Studio Sant’Orsola nella prima parte della stagione: Ars Creazione e Spettacolo, Teatro all’Improvviso, Carrozzeria Orfeo e Teatro Magro.
“Il bilancio fino a questo momento è molto positivo – commenta il direttore artistico di Ars Raffaele Latagliata – poiché si è arrivati a una collaborazione tra compagnie molto diverse nell’approccio e nella proposta alla drammaturgia contemporanea, accomunate però da qualità, impegno e professionalità. Il fatto di avere un luogo unico per tutte le rappresentazioni e una sorta di comunicazione aggregata ha consentito una contaminazione tra spettatori che ha portato a ottimi risultati, registrando il tutto esaurito a ogni replica”.
Un esito che consente di ripetere l’esperienza e di rendere possibile una convergenza di parte del pubblico anche sul Sociale, in occasione di eventi come la “Maratona di Teatro” che si terrà in febbraio, legata alle celebrazioni per i duecento anni del Massimo cittadino.
I prossimi spettacoli in programma – il sabato e la domenica, più due date lunedì mattina per le scuole – sono frutto del lavoro svolto dalle realtà coinvolte in 4D Teatro e degli “spettatori mobili”, che da vari festival del Paese hanno scelto quattro performance. Ad aprire l’anno sarà “Arturo”, il 14 gennaio: la riflessione sulla scomparsa del proprio padre diventa forma artistica e di condivisione.
Il 4 febbraio “Tabù” porta sul palco una narrazione inerente tutto ciò che sia vietato, e nel contempo affascinante, valutato pure come aspetto necessario alla comune convivenza. “J e Acca.
Lo strano caso” vede due protagoniste femminili nella trasposizione del romanzo di Robert Louis Stevenson sull’ambiguità e la separazione tra il bene e il male. A chiudere le proposte è, il 2 aprile, “Il berretto a sonagli”, classico di Pirandello rivisto in napoletano e da un punto di osservazione femminile.
“Il mio auspicio – conclude Latagliata – è che questa attività possa portare ad aprire una finestra di dialogo tra la prosa più classica e quella attuale, arrivando a pensare una stagione volta al contemporaneo, che trovi spazio anche al teatro Sociale, dandogli nuova vitalità”.
L’intento avanza già da qualche anno e i primi effetti si notano. Poi c’è bisogno di dare tempo al pubblico mantovano di adeguarsi prima e di abituarsi dopo.
Per informazioni e prenotazioni i numeri sono 0376 1515450 o 340 344 0881.
Ilaria Perfetti