Infermiere di comunità, ok al bilancio dei primi sei mesi a Borgo Virgilio

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BORGO VIRGILIO La necessità di ridurre le interazioni sociali ha drammaticamente ridotto lo “spazio vitale” di molti anziani durante la pandemia da Covid-19, con un impatto negativo non solo sullo stato di funzione fisica ma anche sul tono dell’umore e a volte anche sulla performance cognitiva. L’isolamento domestico ha comportato una significativa riduzione del livello di attività fisica con conseguenze negative in particolare nei soggetti affetti da patologie degenerative, mentre dal punto di vista psicologico gli anziani hanno confermato una percezione più acuta della perdita, legata ad una prospettiva del futuro inevitabilmente più ristretta, e le rinunce imposte dalla pandemia sono diventate più dolorose. Non da ultimo i minori contatti (i nostri governanti probabilmente ancora non hanno capito che c’è una buona fetta della popolazione, soprattutto quella anziana, che non si serve di internet né possiede smartphone per ricevere ed inoltrare videochiamate), l’isolamento e la paura di contrarre l’infezione ha molto spesso causato un differimento delle cure mediche. Al servizio sociale del Comune di Borgo Virgilio sono arrivate moltissime richieste di aiuto a domicilio da parte di persone anziane che vivono in solitudine. «Si è pensato pertanto a nuove forme di vicinanza nei confronti di chi, ormai non più giovane, incontra maggiori difficoltà nel contesto post pandemico – spiega l’asses – sore Teresa Amatruda -. Accanto ai servizi tradizionali (sad, adi) è stata messa in campo una nuova figura identificata nell’infermiere di comunità che, a fianco dei medici di base e ei servizi sociali comunali ha agito da collante tra i diversi livelli e ha garantito un monitoraggio costante delle situazioni degli anziani più fragili». Da gennaio sono stati 13 gli anziani monitorati dall’infermiere di comunità che, su indicazione dei medici di medicina generale del territorio, necessitavano di un intervento a domicilio. «Grazie alla partnership tra Comune di Borgo Virgilio (Settore servizi sociali) e Cooperativa Sociale C.S.A., nel primo semestre dell’anno sono stati effettuati 61 accessi dell’infermiere di comunità che hanno garantito una presenza preziosa nelle abitazioni degli anziani “fra – gili” al fine di permettere la permanenza in sicurezza al domicilio e un costante monitoraggio dei parametri essenziali – prosegue Amatruda -. Sono state complessivamente svolte 52 ore di attività e l’intenzione dell’Amministra – zione è quella di implementare questo servizio, di cui il Comune di Borgo Virgilio si è mostrato precursore e che ha riscosso molto apprezzamento da parte degli anziani stessi e delle famiglie al fine di garantire percorsi di vita possibile a domicilio».