BRESCIA Arrivata in tarda serata, la sentenza con cui la Corte d’Assise di Brescia ha assolto dall’accusa di omicidio volontario il medico Carlo Mosca. Il primario sospeso del pronto soccorso dell’ospedale di Montichiari era a processo per la morte di due pazienti Covid deceduti a marzo 2020 nella prima ondata. Secondo la ricostruzione accusatoria, Mosca ha somministrato farmaci ritenute incompatibili con la vita che solitamente vanno somministrati prima di intubare un paziente. In entrambi i casi però l’in – tubazione non è mai avvenuta. La sentenza è arrivata dopo due ore di camera di consiglio e dopo che il pm aveva chiesto la condanna 24 anni mentre la difesa aveva chiesto l’assoluzione. Finisce per Mosca la detenzione domiciliare con effetto immediato. È stato disposto anche il trasferimento degli atti in procura per calunnia per le posizioni di Michele Rigo e Massimo Bonettini, i due infermieri che lo hanno accusato. Le prime parole di Carlo Mosca dopo l’assoluzione «Sono contento, ringrazio i miei legali e i consulenti che hanno dimostrato in modo scientifico la somministrazione post mortem del Propofol. Ora rivoglio il mio posto perché il lavoro è la mia vita» sono le prime parole pronunciate da Mosca dopo la sentenza