SABBIONETA La parola “regola” è stata fulcro del primo consiglio comunale di Sabbioneta con Marco Pasquali come sindaco e non poteva essere altrimenti viste le polemiche antecedenti. Anche il primo cittadino sottolinea come un insediamento così “caldo” sia stato tutto fuorché noioso, ma che comunque faccia parte del gioco e delle sue regole.
«Credo che la questione in merito all’articolo 22 dello statuto comunale abbia più rilevanza di forma che di sostanza. Noi procediamo – continua Pasquali – perché l’entità della modifica ci permette di non ricreare una situazione come quella legata a Balestrieri. Questa è la strada che ci consente di mantenere la coerenza con quanto detto in campagna elettorale ed affidare l’assessorato ad una persona della nostra lista che ben conosciamo e non dare ruoli istituzionali ad estranei alla nostra realtà».
La minoranza, da parte sua, si è fatta sentire anche in modo spigoloso mantenendosi pur sempre disponibile a collaborare. «La forma è sostanza – sottolinea l’ex sindaco Aldo Vincenzi – ed in tutto il mio percorso non ho mai visto un consiglio d’insediazione di questo tipo. Non contesto il fatto che si modifichi lo statuto – continua -, ma che lo si faccia a maggioranza e senza il minimo confronto. Ci sono delle regole e vanno rispettate. Non bloccheremo le attività di questa amministrazione, ma gli atti che riguardano un’assessore illegittimamente insediato, almeno per i 30 giorni».
La minoranza nel frattempo si trova priva di un componente, dopo la decisione di Werther Gorni di lasciare il ruolo da consigliere e la non convalidata surroga (come previsto dall’art. 63 Tuel) da parte di Lorena Ghezzi per questioni, sembrerebbe, economiche tra il Comune e il candidato consigliere, che ora avrà dieci giorni di tempo per sottoporre una nuova candidatura e completare prendere il posto del consigliere dimissionario.